Italia nazione principe per consumo di integratori alimentari

ROMA – Sono 32 milioni i consumatori di integratori alimentari, pari al 65% degli italiani adulti. Lo afferma l’Associazione nazionale produttori e distributori di prodotto salutistici durante la convention Federsalus, Associazione nazionale produttori e distributori di prodotti salutistici.

Il mercato italiano

Il comparto ha registrato una crescita del 5,9% nell’ultimo anno. Gli integratori alimentari – è emerso alla convention – possono giocare un ruolo importante nell’ambito della prevenzione primaria. Contribuendo a mantenere in salute la popolazione e quindi con un impatto significativo in termini di welfare collettivo. E anche di risparmio per il Sistema Sanitario, che quest’anno compie 40 anni.

L’invito di Andrea Costa

“L’Associazione ha intrapreso un percorso di qualità che ha coinvolto l’industria, i medici e i farmacisti nell’affermare l’utilità degli integratori alimentari. Questo percorso deve ora passare alla fase operativa di dimostrazione scientifica – spiega Andrea Costa, Presidente FederSalus – Con un ruolo di coordinamento FederSalus invita le Istituzioni, le Università e tutto il mondo della ricerca a mettere a disposizione strumenti e competenze per sostanziare attraverso i dati scientifici l’importantissimo ruolo che l’integratore può avere in prevenzione primaria. E quindi in termini di sostenibilità del Sistema Sanitario Nazionale, Anche per la necessità di cercare soluzioni percorribili in grado di garantire assistenza sanitaria a fronte di risorse ridotte”.

Evitare il fai da te

Da segnalare l’intervento di Andrea Mandelli, presidente della Fofi, Federazione ordini farmacisti italiani. Intervenendo all’inaugurazione della convention ha chiesto, quando si parla di integratori, di evitare la pericolosa deriva del fai da te. E sottolineato la necessità di un’alleanza tra istituzioni, associazioni che rappresentano le aziende, medici e farmacisti.

I dati

In Italia il mercato degli integratori, il principale in Europa, ha generato un valore di circa tre miliardi di euro con riferimento solo al canale della farmacia e della Grande distribuzione

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