I cambi giusti al momento opportuno, il Napoli tra le stelle con la sagacia di Ancelotti

Due vittorie di fila in avvio nonostante il calendario, grazie alle scelte di modulo e giocatori da parte del nuovo allenatore e alla grinta degli azzurri: Lazio e Milan s'inchinano

NAPOLI – Due vittorie nelle prime due giornate di campionato contro la Lazio in trasferta e il Milan in casa. Un bottino niente male per il Napoli di Ancelotti. In pochi credevano in una partenza fulminante degli azzurri, visto il calendario e soprattutto alla luce del mercato portato avanti dal presidente Aurelio De Laurentiis. Eppure gli azzurri sono a punteggio pieno dopo 180 minuti di campionato, proprio come la Juventus dei colpi scoppiettanti e di Cristiano Ronaldo, il giocatore più decisivo al mondo. Successo di rimonta a Roma, ribaltone azzurro al San Paolo contro il Milan.

Centrate due rimonte

Il Napoli si è ritrovato sotto sia contro la Lazio sia contro i rossoneri. Però i partenopei hanno sempre avuto la forza di risalire la china, spinti anche da Ancelotti, il quale è sempre riuscito a indovinare i cambi. Gli innesti giusti al momento opportuno. D’altra parte Carletto non è uno dei tecnici più celebrati al mondo per caso. A dare la ribalta partenopea ad Ancelotti sono state soprattutto le scelte indovinate ieri, quando il Napoli si è ritrovato col doppio svantaggio. Il trainer ha scelto di inserire Mertens per passare dal 4-3-3 al 4-2-3-1. A fare posto al belga è stato Hamsik, non proprio a suo agio nel ruolo di regista, perché il Ancelotti ha preferito tenere ancora in campo Zielinski.

Indovinate tutte le mosse

Il polacco ha ricambiato la fiducia completando la doppietta che ha spinto alle corde il Milan in attesa del colpo di grazia inferto da Mertens, altro calciatore tirato fuori dal mazzo da Carletto. Nel mezzo gli inserimenti di Diawara e Luperto al posto di Zielinski e Mario Rui per abbottonare un po’ di più il Napoli per evitare che un po’ di brezza estiva potesse rovinare la splendida serata del San Paolo. Così non è stato. Gli azzurri hanno vinto e hanno ripreso il passo delle grandi. Adesso i nostalgici di Sarri, l’allenatore dei record e del bel gioco, hanno un motivo in più per appassionarsi anche al Napoli di Ancelotti. Quando il trainer riuscirà a diminuire la distanza tra i reparti e a dare un pizzico di solidità in più alla fase difensiva (tre gol al passivo in due gare non sono pochi), gli azzurri non temeranno confronti.

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