Confcommercio, legittima difesa: “E’ lo Stato a dover garantire la sicurezza”

I dettagli dell'audizione informale con l'Ufficio di presidenza della Commissione giustizia del Senato

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse 14-07-2016 Roma Confcommercio. Convegno "Meno Tasse Meno Spesa. Binomio della ripresa" Nella foto Pier Carlo Padoan Photo Fabio Cimaglia / LaPresse 14-07-2016 Rome (Italy) Politic Confcommercio. Conference "Less Spending Less Taxes. Binomio of the recovery" In the pic Pier Carlo Padoan

MILANO (AWE/LaPresse) “Lo Stato garantisca la sicurezza. E dove questo non è successo, sostenga chi suo malgrado è stato costretto a difendersi da solo. Che è e rimane una vittima, con ulteriori misure concrete. Ad esempio attraverso la costituzione di un fondo che copra le spese di assistenza legale”. Lo ha detto Anna Lapini, componente di giunta incaricata per la legalità e la sicurezza di Confcommercio. Dopo l’audizione informale di Confcommercio con l’Ufficio di presidenza della Commissione giustizia del Senato sulla legittima difesa.

Il confronto tra Confcommercio e Commissione del Senato sul tema della legittima difesa

“Nessuno dovrebbe trovarsi a scegliere tra la propria incolumità, quella dei propri cari o dei collaboratori o dei clienti, la tutela dei propri beni e un gesto di difesa, naturale, legittimo, che potrebbe portare conseguenze drammatiche dal punto di vista morale, legale ed economico”, ha proseguito la rappresentante di Confcommercio.

Gli imprenditori devono essere difesi dallo Stato

“Le nostre rilevazioni – ha evidenziato Anna Lapini, nella delegazione al Senato con Giuseppe Aquilino e Steven Tranquilli, rispettivamente Presidente e Direttore di Federpreziosi-Confcommercio e Paolo Uniti, Direttore Figisc- Confcommercio, la Federazione dei gestori carburanti. – ci dicono che la prima richiesta per la sicurezza da parte degli imprenditori rimane la certezza della pena, per il 73%, ma aumenta la percentuale di coloro che chiedono maggiore tutela da parte delle forze dell’ordine (59%, rispetto al 56% del 2016)”.

“Esigua la percentuale di chi detiene un arma (7%), e di chi sta ipoteticamente pensando di dotarsene (11%), perché anche se gli imprenditori non si sentono al sicuro nelle proprie attività, non vogliono difendersi da soli, tantomeno con le armi”.

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