Usa, Trump minaccia il Congresso: “Senza i fondi per il muro col Messico chiudo completamente il confine meridionale”

Intanto lo shutdown si fa sentire, 'sospesi' 350mila dipendenti federali

in foto Donald Trump

WASHINGTON – Lo shutdown più devastante della storia degli Stati Uniti d’America. E’ la previsione degli esperti. D’altronde, sono giorni che lo scontro istituzionale tra Donald Trump e il Congresso dei democratici sono a un livello di scontro totale. E diverse attività delle agenzie federali sono interrotte per mancanza di finanziamenti. E c’è quel muro al confine col Messico, che Trump aspetta – e, in un certo senso, deve – completare, mentre i dem non ci pensano nemmeno a dare il via libera per stanziare i 5 miliardi necessari.

Scontro con il Congresso, Trump minaccia: “Chiuderemo completamente il confine meridionale se non ci daranno i miliardi per completare il muro col Messico”

Senza il muro, rischia di crollare l’impianto di promesse e impegni presi da Trump durante la campagna elettorale per le presidenziali. Non è un caso che, nelle ultime ore, il capo della Casa Bianca abbia ‘minacciato’ di “chiudere completamente il confine meridionale se i democratici ostruzionisti non ci daranno i soldi per completare il muro e non ci permetteranno di cambiare anche le ridicole leggi sull’immigrazione che oberano il nostro Paese”. I dem, dal canto proprio, non hanno alcuna fretta. Sono andati bene alle elezioni di metà mandato e aspettano che si insedi il nuovo Congresso, dove avranno la maggioranza alla Camera. E lì Trump è sicuro di perdere.

Ma lo shutdown si fa già sentire, 350mila dipendenti federali ‘sospesi’ in attesa di nuovi avvisi

Ma mentre la politica litiga, sono oltre 800mila i dipendenti federali negli Usa che rischiano di pagarne le conseguenze. In 350mila hanno ricevuto la comunicazione di non presentarsi al lavoro fino a nuovi avvisi (è accaduto all’Epa, agenzia federale per la protezione ambientale). E con l’esercizio provvisorio i singoli stati devono trovare risorse proprie per far fronte a spese che, invece, competerebbero a Washington. Trump, però, non fa un passo indietro e intanto attacca ancora Honduras, Guatemala ed El Salvador. I tre paesi del Centro America che ‘forniscono’ gli immigrati che arrivano poi in Messico. “Non fanno nulla per gli Stati Uniti se non prendere i nostri soldi. Una nuova carovana si sta formando in Honduras e non stanno facendo niente per questo. Taglieremo tutti gli aiuti a questi tre Paesi, che approfittano degli Usa da anni”, ha dichiarato il presidente.

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