De Magistris nostalgico di Sarri, a fine stagione la cittadinanza onoraria

Il sindaco di Napoli invita a Palazzo San Giacomo gli ideatori de 'La Mossa del Comandante', il gioco da tavolo ispirato al triennio del trainer toscano all'ombra del Vesuvio e studia un riconoscimento per l'allenatore nato in riva al Golfo 60 anni fa

NAPOLI – A dire la verità, non erano in molti a sapere che il sindaco di Napoli Luigi De Magistris fosse un nostalgico di Maurizio Sarri. Il primo cittadino ha invitato Francesco Ferrara e Claudio Masulli stamattina a Palazzo San Giacomo per complimentarsi per l’idea di ideare un gioco da tavolo ispirato alle gesta dell’attuale tecnico del Chelsea nelle tre stagioni sulla panchina del Napoli, dal 2005 al 2008. Ferrara e Masulli sono stati contenti di poter regalare una copia de ‘La Mossa del Comandante’ a De Magistris.

Tra calcio e solidarietà

Per loro è stato un modo per esprimere il loro consenso alla volontà del sindaco di Napoli di disattendere le disposizioni del ministro dell’Interno Matteo Salvini in materia di accoglienza dei migranti e di dare la disponibilità ad aprire le porte della città ai passeggeri della Sea Watch. Tornando invece a Sarri e al Napoli, De Magistris si è detto felice di poter ripercorrere le tappe della ‘Grande Bellezza’ sviluppata dal trainer di Figline Valdarno in azzurro e di essere intenzionato a concedere a Sarri la cittadinanza onoraria. Nessuno più dell’attuale allenatore del Chelsea merita questo riconoscimento. D’altra parte Sarri è nato all’ombra del Vesuvio 60 anni fa, quando il padre Amerigo si trasferì nell’area di Bagnoli per lavorare nell’Italsider.

In barba a De Laurentiis

Proprio nel popolare quartiere napoletano Ferrara e Masulli, nell’estate scorsa, dedicarono una targa a Sarri, ricordando le origini del ‘Comandante’. E’ possibile, quindi, che l’allenatore di Figline Valdarno possa tornare a Napoli a fine stagione per un evento a Palazzo San Giacomo. De Magistris ci sta pensando seriamente nonostante un’iniziativa del genere possa incrinare ancora di più i rapporti tra il sindaco di Napoli e il presidente azzurro Aurelio De Laurentiis, sempre poco propenso a celebrare gli idoli del passato.

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