Brexit, bocciato l’emendamento sul piano alternativo di Corbyn

Il Parlamento ha anche respinto la proposta presentata dallo Scottish National Party

Foto Oli Scarff / AFP in foto Jeremy Corbyn

MILANO – Al termine del dibattito sulla Brexit, la Camera dei Comuni ha bocciato l’emendamento del leader laburista Jeremy Corbyn. Il laburista chiedeva la permanenza del Regno Unito nell’unione doganale con l’Ue anche dopo il divorzio. Presentando di fatto un suo piano alternativo di Brexit, più soft.

La Camera dei Comuni boccia l’emendamento di Corbyn

L’emendamento è stato bocciato per 323 voti contro 240. Corbyn aveva promesso che, in caso di mancata adozione di questo emendamento, il partito si sarebbe orientato verso il sostegno formale a un secondo referendum sulla Brexit per evitare una “Brexit dannosa”. Come è a suo parere quella voluta dai conservatori o uno scenario di no deal.

Dissenso anche sull’emendamento dello Scottish National Party

Il Parlamento ha anche bocciato (per 324 voti contro 288) l’emendamento presentato dallo Scottish National Party (Snp). E che chiedeva al governo di escludere immediatamente una Brexit no deal “in ogni circostanza” e indipendentemente dalla data di uscita dall’Ue.

Brexit, sì al trattato sui diritti dei cittadini

Approvato invece l’emendamento del deputato conservatore Alberto Costa, che chiedeva un trattato sui diritti dei cittadini dopo la Brexit indipendentemente dall’esito dei negoziati Londra-Ue. Questo emendamento è stato approvato senza un foto formale dal momento che il governo lo aveva già accettato, spiega Sky News.

(LaPresse)

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