MILANO – Chiusura positiva per Piazza Affari che dà seguito al rally di fine anno. Il Ftse Mib ha avvicinato ulteriormente i top 2019 chiudendo a 23.630 punti (+0,45%) in una giornata priva di spunti di rilievo dal fronte macro e con Wall Street che si mantiene sulla parità dopo i record delle scorse sedute.
Rialzi a Piazza Affari
Diverse storie d’interesse sul parterre di Piazza Affari a cominciare da Atlantia che ha dato seguito ai rialzi delle ultime due settimane chiudendo a quota 22 euro (+2,61%). A scaldare oggi gli investitori sono le possibili novità sul fronte cessioni con la famiglia Benetton. Che potrebbe mettere mano a dossier importanti quali Aeroporti di Roma (AdR) e Telepass già nel primo scorcio del 2020.
Bene Atlantia e Italgas
Il Sole 24 Ore riporta che su Adr a inizio anno verrà avviata la procedura per cedere una quota importante della società aeroportuale (fino al 49%). La valorizzazione di Adr – controllata al 100% da Atlantia – si aggirerebbe sui 5 miliardi di euro. Parallelamente la famiglia Benetton, azionista di controllo di Atlantia attraverso Edizione Holding, avrebbe dato disco verde anche alla valorizzazione dell’altra controllata eccellente, ossia Telepass. Le risorse che arriveranno da queste due operazioni sarebbero incanalate per finanziare una strategia di crescita internazionale.
E’ proseguita oggi anche l’ascesa di Snam (+0,75%), protagonista ieri dopo l’annuncio del nuovo piano di buyback. Tra le utility spicca il +2,33% di Italgas con gli analisti che ritengono positivo l’interesse del gruppo verso la greca Depa Infrastructure. Società pubblica di distribuzione gas che verrò privatizzata con lo Stato che metterà in vendita il 65% del capitale.
Nexi maglia nera di giornata
Maglia nera di giornata per Nexi scesa del 3,45%. Tra le banche segno meno per Ubi Banca (-0,97%) che ha ceduto Npl per 857 mln di euro. E dovrebbe chiudere il 2019 con un Npe ratio in ulteriore contrazione in area 8,5%. Vendite anche su Unicredit (-0,63%). Gli analisti di Mediobanca hanno sottolineato che mancano ancora 2 miliardi circa per il raggiungimento del target di riduzione degli Npe da parte di Unicredit e possibili ulteriori cessioni potrebbero arrivare nei prossimi giorni.
(AWE/Finanza.com)