Prescrizione, Marcucci: “Restiamo al merito e una soluzione si trova, giù i toni”

Le parole del presidente dei senatori del Pd

Foto Roberto Monaldo / LaPresse in foto Andrea Marcucci

MILANO – “Io sono perplesso su questa fase, dovremmo tutti avere a cuore l’interesse della nostra comunità nazionale. Non critico Renzi né Bonafede, ma penso che bisognerebbe tutti sforzarsi di lavorare in modo costruttivo. Se le nostre migliori energie le impieghiamo per supportare il governo, invece che per criticarlo, le condizioni per un accordo ci sono”. Così il presidente dei senatori del Pd Andrea Marcucci in un’intervista al Corriere della Sera.

“Si è siglato un accordo sui princìpi. Ma da qui a scrivere una norma, il lavoro da fare è tanto. Il lodo Conte è un passo avanti, che poi andrà calato negli strumenti normativi possibili. Definiamo le cose, scriviamo un testo e io per primo mi metterò a disposizione per trovare una strada con gli altri capigruppo”, aggiunge, “il Milleproroghe è parte della soluzione, non è il veicolo per tutta la soluzione, che deve prevedere altri provvedimenti. A me risulta che si stia lavorando sul merito della questione e cioè sull’ipotesi di un rinvio breve della riforma della prescrizione approvata dal M5S e dalla Lega, che è entrata in vigore l’1 gennaio. Contemporaneamente, si sta valutando quale sia lo strumento migliore”.

“Non mi interessa polemizzare sullo strumento, inviterei a confrontarsi prima sul merito. Ma se il decreto non fosse plausibile potrebbe essere un disegno di legge delega, oppure un emendamento alla proposta Costa, di Forza Italia. La modifica della prescrizione non basta. Come il Pd chiede da tempo, deve essere collegata a tempi del processo certi, definiti e brevi, come prevede la Costituzione”, rimarca Marcucci, “quando c’è bisogno di un compromesso, forse ci vorrebbe un abbassamento di toni. Non voglio fare critiche, ma le interviste di queste ore dimostrano che non sempre c’è l’impegno nel confronto”.

(LaPresse)

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