ROMA – “Sulla nuova sospensione di Astrazeneca in Olanda e in Germania c’è qualcosa che non quadra”, lo sostiene Massimo Galli, professore di malattie infettive presso l’Università Statale di Milano e direttore della clinica di malattie infettive dell’Ospedale Sacco, in un’intervista ad iNews24.it.
“Penso che i dati esatti della frequenza precedente di questi fenomeni, non ci sono. Non ci sono lavori che dicono che i casi siano più frequenti di quanto si creda. Quindi, in questi termini, è impossibile stabilire una relazione stretta tra i due fenomeni (le trombosi e il vaccino ndr.). Fa pensare che accada in Olanda e in Germania e non in Gran Bretagna, dove i numeri dei vaccinati sono maggiori.
Un altro elemento strano è che Astrazeneca venga sospeso nei soggetti di età inferiore ai sessant’anni anni. Sembra quasi che non vogliano che gli si dia torto. C’è qualcosa che non quadra. Così come non quadra l’elemento di precauzione, visto che si tratta di una trentina di casi su svariati milioni di vaccinati”.