Covid: minacce web a Draghi, perquisizioni Digos tra No Vax. Nel mirino anche Mattarella

Brutto risveglio per quattro negazionisti 'no-vax' che si sono resi protagonisti della campagna d'odio sul web contro il presidente del Consiglio Mario Draghi e le misure adottate dal suo governo per contenere la pandemia da Covid

ROMA – Brutto risveglio per quattro negazionisti ‘no-vax’ che si sono resi protagonisti della campagna d’odio sul web contro il presidente del Consiglio Mario Draghi e le misure adottate dal suo governo per contenere la pandemia da Covid: dalle prime ore di giovedì, infatti, la Digos della questura di Roma e la Polizia Postale sono state impegnate nella perquisizione delle loro abitazioni, dislocate in varie città, e dei rispettivi dispositivi informatici per verificare il ruolo dei quattro nella ridda di insulti e minacce rivolte al premier.

Secondo quanto è emerso dalle indagini, oltre a rilanciare fake news attraverso pseudonimi, i quattro avevano creato anche dei profili social falsi intestati a Draghi e pagine Facebook dove, nel fare riferimento al presidente del Consiglio e al suo operato istituzionale, venivano utilizzate espressioni offensive e vere e proprie minacce.

Ma Draghi non è l’unico bersaglio di questi attacchi online. Insulti simili, infatti, sono stati rivolti anche al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e al ministro della Salute, Roberto Speranza, finiti nel mirino di no-vax e negazionisti per i loro interventi su vaccini e Green pass. Ora i quattro dovranno rispondere di vilipendio della Repubblica e delle istituzioni, e offesa all’onore e al prestigio del presidente della Repubblica.

LaPresse

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