Sondaggi: gli italiani bocciano le politiche per i giovani del nostro Paese

Foto Cecilia Fabiano/ LaPresse

ROMA – Gli italiani bocciano la politica del nostro Paese sui giovani. E’ quanto emerge dal sondaggio Quorum/YouTrend effettuato per Sky T24. Secondo l’istituto di ricerca infatti “solo l’8% degli italiani ritiene che la politica si occupi abbastanza dei giovani”, anche se “oltre all’apprezzamento per l’istruzione gratuita trasversale (34%), si può notare tra gli under 35 un maggior riguardo per l’aspetto economico (obbligo retribuzione per stage è la proposta più apprezzata: 33%)” e “alle facilitazioni al voto per i fuori sede (11%)”

Sfiducia per i leader

Tutti i leader sono stati bocciati: Giorgia Meloni, segretaria di Fratelli d’Italia, ad oggi primo partito, è scesa al “35% di fiducia, a fronte di un 58% di poca/nessuna fiducia. Clima che – sempre secondo Quorum/YouTrend – ispira sempre più rabbia (55%) nei confronti della politica”. IL sondaggio ha riguardato anche il Capo dello Stato “Sergio Matterella (58%), il Presidente del Consiglio uscente Mario Draghi (54%) e, fra le istituzioni, il Governo in carica (59%) continuano ad essere considerati in maniera positiva, tutti sopra il 50% di gradimento”. Fra i leader intesta  vi è l’ex premier, Giuseppe Conte (30%), seguito da Enrico Letta (25%), Matteo Salvini (24%), Silvio Berlusconi (24%), Luigi Di Maio (15%) w Carlo Calenda (14%).

Bene il centrodestra

Mario Draghi, premier uscente, e l’uomo è cui gli italiani affiderebbero un altro mandato (17%), seguito da Giorgia Meloni (11%) e Giuseppe Conte (8,3%). Crescono poi per il centrodestra le intenzioni di voto: Lega e Forza Italia raggiungono il 48,5%, anche se nel dettaglio, FdI resta il primo partito con il 24,1% (24,2% nella precedente rilevazione). Male invece il centrosinistra (29,5%), con il “Pd che sale al 22,7% (22,3%). La Lega registra un 13,8% (14%) mentre il M5S ottiene 11,1% (10,6%). FI è all’8,7% (8,9%); Sinistra italiana/Europa Verde si attestano al 3,2% (3,9%); +Europa al 2,9% (1,6%); ItalExit al 2,5% (3,2%), Azione/Italia Viva 5,3% (nella precedente rilevazione Azione era al 2% mentre Italia Viva era 2,2%); Noi Moderati all’1,9% (nella precedente rilevazione Noi con l’Italia – L’Italia al Centro era allo 0,8%; Unione Popolare allo 0,7%; Udc – Coraggio Italia allo 0,3%); Impegno Civico è allo 0,7% (1,5%). Mentre la quota di indecisi e astenuti è pari al 38,8% (38,7%)”

Gli indecisi

Alta la percentuale di chi non sa ancora a chi dare la propria preferenza (38,8%). “Tra i giovani – spiegano gli analisti – il gap fra le due coalizioni si dimezza portando il centrodestra avanti del 9,2% a fronte del 20,1% come dato generale. Questo soprattutto grazie alla grande crescita di Europa Verde/Sinistra Italiana (5%) e +Europa (4,5%), a fronte di un forte calo tra gli Under 35 soprattutto di Forza Italia (5,1%)”. Bene il M5S tra gli under 35 (13,8%) rispetto ai più grandi (11,1%). Fra i più giovani “il primo partito è il Pd (23,9%), seguito da FdI 22,4% e Lega con il 14,6%”

Lavoro, istruzione e clima

Sono i tre aspetti a cui i giovani sembrano destare la maggiore attenzione. sono i temi verso i quali i giovani – focus del sondaggio insieme alle intenzioni di voto – sono più sensibili. L’analisi ha spiegato che “su di essi c’è una concordanza generale per gli over 35 tra i giovani c’è una maggior domanda di lavoro (71% rispetto al 58%), mentre invece i giovani ritengono l’istruzione e il clima molto più importanti per loro”. Temi sui cui il centrodestra non sembra essere molto rappresentativo rispetto al Centrosinistra. Bene invece “il leader del M5S Giuseppe Conte (42%), a fronte di una sfiducia più marcata verso i 3 leader del Centrodestra (Giorgia Meloni al 26%, Matteo Salvini al 20%, Silvio Berlusconi al 19%). Enrico Letta (Pd) fa leggermente meglio dell’omologa di FdI (fiducia 27% under 35).

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