ROMA – Quella che doveva essere per la Juventus la partita della svolta per non perdere la scia di testa finisce per diventare un match di pura agonia, tutto in salita che la Signora riesce con la forza dei nervi a raddrizzare solo nel finale e che finisce in corrida con un gol annullato a Milik e quattro espulsi, tra cui il tecnico Allegri. All’Allianz Stadium contro la Salernitana finisce 2-2 dopo oltre 100 minuti di battaglia.
I campani in vantaggio di due reti dopo il primo tempo grazie alle reti di Candreva al 18′ e Piatek oltrre il 45′ (dal dischetto), ha retto l’urto dei bianconeri (tornati subito in partita al 60′ con Bremer), fino ad oltre il 90′, quando un penalty ha consentito ai bianconeri di raddrizzare il match. Bonucci dagli 11 metri si fa parare il tiro ma è il più lesto a metterla dentro. In jun finale convulso la Signora ha anche la possibilità di di fare il ribaltone con Milik che insacca sotto porta ma la rete è viziata da un fuori gioco del capitano bianconero cn l’arbuitro che annulla dopo al consultazione del Var.
Finisce in rissa con i rossi di Fazio, Milik, Cuadrado e lo stesso Allegri, epilogo di un match per cuori forti. Al di là del pareggio conquistato in extremis e delal vittroia sfumata al 100′, la Juventus ha mostrato le solite lacune in fase realizzativa, facendosi imbrigliare dalla compattezza e dall’equilibrio dei campani solidi per atteggiamento e personalità. La frenesia e la troppa emotività hanno costretto la squadra bianconera ad un inseguimento premiato solo dalla tenacia e dalla volontà. Per il gioco e la precisione sotto porta c’è ancora da migliorare.
Alla Salernitana un punto comunque prezioso, per la Juve due punti persi che ridimensionano le proprie ambizioni. Allegri ritrova Bonucci in difesa e per il tridente si affida a Kean, Vlahovic e Kostic. In mediana Miretti preferito a Locatelli mentre De Sciglio prende il posto di Alex Sandro sulla fascia sinistra. La Salernitana fa esordire dal primo minuto in difesa Daniliuc e Piatek in coppia d’attacco con Dia. La Juventus prova subito a spingere, si fa pericolosa con Miretti che fa partire un destro dal limite che Sepe respinge per poi superarsi sul tap-in di Kean.
Sembrano squilli che preludono ad un assalto, con Vlahovic che prova a caricarsi subito la squadra sulle spalle con la sua voglia e la sua intensità, ma la Salernitana è ordinata a centrocampo, contiene le cattive intenzioni della Signora che finisce per farsi sorprendere al 18′. Tutto nasce da un ‘buco’ di Cuadrado che sulla trequarti prende male il tempo, lascia libero Mazzocchi di sfondare a sinistra. Il suo cross teso è deviato sottoporta da Candreva che anticipa tutta la difesa bianconera e firma la sua prima rete con la maglia dei campani. L’arbitro Mercenaro dopp un lungo consulto al Var per un presunto tocco di braccio, convalida la rete granata.
La Juve stordita prova a reagire in fretta, Allegri invita alla calma e non giocare con frenesia. La Salernitana però resta compatta senza chiudersi e per la Juve pur padrona del possesso ma compassata nel ritmo fatica a trovare i varchi giusti. Vlahovic, riesce a pareggiare con un’azione tutta di forza a centro area sfruttando un filtrante di Kean, ma la rete è viziata da un evidente fuorigioco. E proprio nel finale di primo tempo, la Signora va sotto di due reti. Dia sfonda sulla destra, Bremer tocca con il braccio largo una girata di Piatek e l’arbitro dopo il consulto del Var concede il penalty che l’attaccante polacco, in prestito dall’Herta Berlino, realizza di precisione dopo nove gare consecutive a secco. Per la Juve il match diventa una scalata.
Nella ripresa la squadra di Allegri, entrata con una carica diversa, accorcia subito le distanze con Bremer che al 51′ svetta in area e schiaccia di testa su un traversone di Kostic e un minuto dopo i granata rischiano l’autorete con Fazio che svirgola sul palo un cross di Vlahovic. La Signora dà la sensazione di poter ribaltare totalmente il match ma la Salernitana si conferma squadra solida, non si scompone, mostrando personalità, atteggiamento e qualità dei suoi interpreti. La Juve gioca a strappi, Allegri si affida ai cambi (entra Alex Sandro per De Sciglio e Fagioli per Miretti) e chiede calma e freddezza, lucidità e coraggio. E’ tutto quello che ci mette un inesauribile Vlahovic che prova in tre occasioni a colpire la Salernitana ma senza fortuna.
Allegri mette dentro per gli ultimi minuti anche danilo al posto di Kostic mentre Nicola cerca di chiudere la cerniera con Bonazzoli per Dia e Kostanos per Maggiore. A un minito dal termine Milik colpisce la parte alta della traversa. Sembra una serata stregata per la Juve ma a tempo scaduto Vilhena anticipa Cuadrado travolgendo però Alex Sandro. Dagli 11 metri Bonucci sbaglia ma riesce ribadire in rete. La Juve insiste, trova la rete con Milik ma il fuorigioco di Bonucci nega alla Signora la gioia di una rimonta che sembrava impossibile.(LaPresse)