La verità su Bagnoli: chi inquina non paga

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La verità su Bagnoli. Mettiamo a confronto il progetto approvato e messo in atto durante il nostro mandato politico-amministrativo, e quello di Manfredi, il sindaco colla dei poteri forti. Il nostro lavoro: mobilitazione civile ed istituzionale per l’autonomia nelle decisioni su Bagnoli. Partecipazione dei comitati e dei cittadini. Bonifica integrale con la rimozione della colmata e tutela massima dell’ambiente e della salute. Recupero della linea di costa. Mare balneabile. Spiaggia pubblica e lungomare pedonale. Porto per piccoli natanti. Recupero del borgo antico di Coroglio. La fabbrica Italsider come archeologia industriale. Grande parco pubblico. Infrastrutture per la mobilità, terziario e servizi. Impiantistica sportiva. Polo per la ricerca e la formazione. Zero consumo aggiuntivo di suolo rispetto al piano regolatore a tutela del paesaggio e dell’urbanistica costituzionale. Clausola sociale per far lavorare sui cantieri i disoccupati del quartiere. Ordinanza chi inquina paga per l’importo di trecento milioni di euro circa nei confronti dei due soggetti che hanno inquinato l’area: la società Fintecna, di proprietà di cassa depositi e prestiti e quindi del governo, e Cementir, gruppo Caltagirone, editore tra l’altro del principale giornale della città di Napoli.

Veniamo a Manfredi & C. Manfredi viene nominato commissario su Bagnoli a tutela del governo e del patto comune-governo-poteri forti. Esclusione dei comitati e dei cittadini. Stop alla rimozione della colmata ma solo mera messa in sicurezza e non più bonifica. Esproprio per gli abitanti di Coroglio. Privatizzazione degli spazi pubblici. Nuovo piano di cementificazione affidato ai privati. Nessuna garanzia di tutela delle persone per il rischio bradisismo. Chi inquina non paga: Caltagirone da inquinatore non pagherà più nulla e diventerà benefattore. Rinuncia al risarcimento. Meno soldi dal governo perché li metterà la Regione prendendoli da risorse già destinate al territorio. Cessione dell’area di Bagnoli ad Invitalia, società del governo. Per mettere a compimento il disegno di sfruttamento del territorio e della città si è distrutto un piano e un progetto voluto dal popolo che stava procedendo alacremente.

Inoltre, si sono abbandonati gli abitanti di Bagnoli durante questi due anni di bradisismo per indurre all’abbandono delle case e del territorio. E per distrarre l’opinione pubblica ed imporre un’accelerazione delle operazioni si cala sul quartiere la Coppa America, evento positivo e segno della credibilità di Napoli conquistata dai tempi delle prime due edizioni della Coppa America, che non può essere però il pretesto per distruggere un progetto di città, voluto dal territorio, in cambio di volumi enormi di cemento, distruzione della linea di costa, della spiaggia pubblica, di un quartiere che vogliono far diventare una piccola Dubai del Mediterraneo. Il destino è la Napoli di oggi e di domani, che fatica ci è voluta per il riscatto, l’orgoglio e l’identità di Napoli dopo anni di malgoverno, malaffare e criminalità politica e affaristica, oggi non si può tollerare di consegnare Napoli a chi ha in mente solo interessi politici ed economici di pochi a danno della città e dei napoletani.

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