NOME. Un bracciante agricolo muore sotto al sole. Abbandonato all’ospedale: 4 indagati

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Foto Stefano Cavicchi/LaPresse

SAN FELICE A CANCELLO – Un operaio agricolo trentenne si è sentito male mentre lavorava nei campi sotto il sole cocente. E’ stato abbandonato all’ospedale di San Felice a Cancello da qualcuno che si è poi allontanato. Il giovane successivamente è stato trasportato d’urgenza presso l’ospedale di Caserta, dove però è deceduto per un arresto cardiaco. Quando Pavel Storceac, 31 anni da compiere a
breve, è stato letteralmente scaricato allo Psaut di San Felice a Cancello era ancora vivo. Poi è stato trasportato all’ospedale di Caserta ma era troppo tardi. E’ morto poco dopo. Il caso è stato seguito da- gli agenti di polizia del Commissariato di Maddaloni che ieri hanno effettuato un sopralluogo in zona Monticello Volpone, nei cui pressi si sarebbe verificata la tragedia del malore del giovane. Quattro le persone indagate per omicidio colposo. Si tratta di tre persone di nazionalità albanese e di un italiano. L’episodio si è verificato lunedì pomeriggio quando il 30enne operaio agricolo di nazionalità moldava si è sentito male mentre lavorava nei campi sotto il sole cocente. Nonostante sia stato
portato al pronto soccorso, il giovane successiva- mente è stato trasportato d’urgenza presso l’ospedale di Caserta, dove però è deceduto per un arresto cardiaco.

“Questa morte avviene in un contesto ancora troppo fragile, quello dell’agricoltura, che ogni giorno vede i propri lavoratori in condizioni già gravose per il tipo di attività usurante, venire a contatto con fenomeni sia ambientali che sociali come lo sfruttamento e il caporalato che impedisce loro una giusta tutela” dichiarano Igor Prata, segretario generale Flai Cgil Campania e Napoli, e Tammaro Della Corte, segretario generale Flai Cgil Caserta. E’ la seconda vittima nel settore, in Campania, a distanza di poche ore da quanto accaduto a Massa Lubrense. “Si tratta di morti nei campi, sul lavoro, ancora una volta. Bisogna che le istituzioni tutte si assumano la responsabilità di fermare questa mattanza. La nostra lotta in tal senso non si fermerà di certo”.

“Data la fragilità del settore – concludono – come ogni anno, nei giorni scorsi abbiamo fatto richiesta alla Regione per attuare un protocollo per la lavorazione estiva soprattutto durante le ore di punta. Attendiamo un decreto a favore, come già accaduto negli anni precedenti. Intanto abbiamo già calendarizzato in Provincia di Caserta, così come in tutta la regione Campania, il nostro sindacato di strada per essere presenti quanto più possibile vicino alle lavoratrici ed ai lavoratori dell’agroalimentare”.

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