SAN CIPRIANO DI AVERSA – Michele Zagaria, alias “Capa stort”, 60 anni di San Cipriano d’Aversa, Claudio Giuseppe Virgilio, nato in Germania 41 anni fa, Vincenzo Conte, 47 anni di Villa di Briano e Cristofaro Dell’Aversano, 50 anni di San Cipriano d’Aversa sono stati raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip presso il Tribunale di Napoli, perché ritenuti responsabili, a vario titolo, di concorso in omicidio, tentato omicidio, detenzione e porto illegale di arma da fuoco aggravati dal metodo e finalità mafiose. Le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia, sono state eseguite dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta e della Sezione di Polizia Giudiziaria di Napoli, L’indagine, avviata nel 2016, anche a seguito di alcune dichiarazioni di collaboratori di giustizia quali Antonio Iovine, Bruno Lanza, Giuseppe Misso e Salvatore Orabona, ha consentito, attraverso una laboriosa attività di riscontro, di far luce su due episodi delittuosi avvenuti, il 20 luglio 2001 nell’agro aversano, a distanza di pochi minuti l’uno dall’altro. Gli accertamenti condotti hanno consentito di appurare che gli allora latitanti Antonio Iovine e Michele Zagaria avevano stabilito che Raffaele Della Volpe, capo zona su Aversa, doveva essere eliminato poiché aveva costituito un suo gruppo criminale che aveva cominciato a muoversi in autonomia, omettendo di versare al clan dei casalesi il provento delle estorsioni. In tale contesto, venne organizzato un gruppo di fuoco che, il 20 luglio 2001, dopo aver incrociato in Aversa l’auto su cui viaggiava Della Volpe, aprì il fuoco, ma la vittima riuscì a scampare all’attentato anche perché i killers non proseguirono nell’azione delittuosa in quanto notarono la presenza in macchina della moglie e della figlia di pochi mesi. Dopo poco, il gruppo criminale, avendo riconosciuto in un autolavaggio di San Marcellino, durante il tragitto di ritorno verso San Cipriano d’Aversa, Nicola Villano, ritenuto vicino a Della Volpe, hanno esploso nei suoi confronti numerosi colpi di arma da fuoco, uccidendolo. In particolare, dalle attività investigative è emerso che i mandanti dell’evento delittuoso sono stati Iovine e Zagaria mentre gli esecutori materiali sono stati Dell’Aversano e Conte, mentre Claudio Giuseppe Virgilio ha avuto il compito di agevolare negli spostamenti i componenti del gruppo di fuoco.