PARTINICO – Quasi seimila chili di marijuana sequestrati e quattro persone arrestate. E’ il bilancio dell’operazione condotta questa mattina dagli agenti della Direzione investigativa antimafia con il supporto della Guardia di finanza di Palermo. Oltre 3.300 le piante di ‘erba’ che sono state messe sotto chiave in quella che era una vera e propria maxi-piantagione.
Produzione, detenzione e traffico di stupefacenti: in quattro spediti nel carcere di Pagliarelli
Le persone arrestate questa mattina sono: Michele Vitale, 50 anni; Salvatore Leggio, 40 anni; Marco Antonio Emma, 38 anni; Vincenzo Cusumano, 69 anni. Sono accusati a vario titolo di produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti in concorso. Dopo le formalità di rito, sono stati ristretti nel carcere di Pagliarelli a disposizione dell’autorità giudiziaria di competenza. Gli investigatori indagano ora sulla destinazione finale della marijuana, cercando di intercettare i canali attraverso cui la droga sarebbe poi finita nelle piazze di spaccio. Le forze dell’ordine cercheranno anche di capire se la piantagione avesse la funzione di fonte di approvvigionamento per i clan mafiosi locali, dediti allo smercio di droga su larga scala, o se produzione e spaccio avvenissero nella stessa ‘cerchia’.
Scoperte 3.300 piantine di marijuana, il blitz a Partinico e il maxi sequestro da quasi 6 tonnellate di marijuana
L’operazione delle forze dell’ordine è scattata questa mattina, quando nell’abitazione di Emma sono state trovati circa 25 chili di marijuana, con le piantine già stese a essiccare. In casa c’erano anche Michele Vitale e Salvatore Leggio, cognati del 38enne. Gli investigatori si sono quindi mossi in contrada Milioti, a Partinico. Lì dove c’era Cusumano e, soprattutto, la vasta piantagione. Oltre 3.300 piantine di marijuana, molte delle quali ritrovate in due capannoni anche queste già stese ad essiccare. A quel punto è scattato il sequestro della droga, con un quantitativo complessivo di quasi sei tonnellate, e gli arresti dei quattro uomini finiti in cella.