Milano, 16 ott. (LaPresse) – “Il calcio era il modo migliore per scappare dalla guerra, per allontanarsi da quel pensiero. Fin da bambino sognavo di diventare un calciatore e vestire la maglia della Croazia”. Un sogno che Luka Modric ha raggiunto fino a trascinare la sua nazionale ad una storica finale dei Mondiali, facendo meglio del suo “idolo” Zvonimir Boban. Il centrocampista del Real Madrid, favorito per la vittoria del Pallone d’Oro, si è raccontato in una lunga intervista a France Football. Qui ha ripercorso la sua vita da quando bambino, a 12 anni, vide la neonata Croazia arrivare in semifinale ai Mondiali del 1998, fino a ripercorrere la sua carriera da calciatore. “Non e’ cambiato quasi niente dal bambino al professionista, giocare a calcio mi dà sempre lo stesso piacere”, ha detto Modric.
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Nell’indicare Zinedine Zidane uno dei suoi modelli e il Fenomeno Ronaldo un altro con cui gli sarebbe piaciuto giocare. Modric potrebbe rompere il dominio di Lionel Messi e Cristiano Ronaldo nella classifica finale del Pallone d’Oro. E a proposito del suo rapporto con l’ex compagno di squadra Cristiano Ronaldo e le presunte tensioni per il premio FIFA, Modric dichiara: “I nostri rapporti restano eccellenti. Abbiamo vissuto sei anni meravigliosi insieme a Madrid, siamo amici e ci rispettiamo, siamo ancora in contatto”. Per quanto riguarda Messi, invece, il regista del Real lo considera “uno dei migliori nella storia, ma non giocherei mai con lui”. Infine alla domanda su chi merita il Pallone d’Oro, Modric fa il nome di “Ronaldo, Messi, Varane, Griezmann e Mbappè”. Dunque spiegando a proposito dei tre francesi che “è l’anno del Mondiale e bisogna tenerne conto”.