Abruzzo, Carfagna: “Forza Italia superi subalternità alla Lega”

“Il voto in Abruzzo, con la vittoria di Marsilio e il buon risultato delle liste collegate, ci dice che un numero considerevole di elettori del centrodestra torna a casa".

ROMA– “Il voto in Abruzzo, con la vittoria di Marsilio e il buon risultato delle liste collegate, ci dice che un numero considerevole di elettori del centrodestra torna a casa. Ciò dopo un’esperienza evidentemente fallita a sostegno dei 5Stelle. Il compito di Forza Italia è intercettare questi voti e rendere la sua offerta politica competitiva con quella della Lega. Troppo spesso la linea che abbiamo tenuto dal 4 marzo in poi è sembrata di subalternità ai nostri alleati e questo non ci premia. Il governatore della Liguria Giovanni Toti sbaglia quando riduce una questione politica a un problema di organigrammi. Con tutta la comprensione per chi è stato eletto e governa con i voti della Lega, non ha senso riproporre un modello di sudditanza verso Salvini. Serve l’esatto contrario. Sbaglia anche chi mette la testa sotto la sabbia. Rifiutando un confronto più largo e più partecipato tra le molte componenti di FI che avrebbero idee ed energie. Energie spesso mortificate da chi ha ruoli dirigenziali all’interno del partito”. Così Mara Carfagna, vice presidente della Camera e deputata di Forza Italia, in una nota.



“Se la riflessione serve a riaggiornare la linea politica di una Forza Italia che deve ritrovare centralità, sono d’accordo. Se serve per consumare un regolamento di conti tra apparati con l’intenzione di spingere FI sempre più tra le braccia della Lega. Temo che stiamo mancando di rispetto non solo a quanti in Abruzzo, a cominciare dal presidente Berlusconi, si sono spesi per mantenere alta la nostra bandiera, ma a tutti quelli che si aspettano da noi la capacità di ricostruire un’area liberale e popolare. Dobbiamo ricordare agli italiani che siamo noi il partito che difende il benessere. Inoltre i soli che possono garantire che il Paese non sprofondi in quel baratro economico e sociale. Baratro che si intravede dietro l’angolo a causa di un governo in cui la Lega, invece di mantenere le promesse del centrodestra, si lascia trascinare dall’avventurismo del M5S”, dice ancora.

LaPresse

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