Aeroporto, il caso Grazzanise sbarca all’Ue

Interrogazione dei Verdi sulla saturazione di Capodichino e l’alternativa dello scalo casertano

NAPOLI – La questione dell’intasamento dell’aeroporto di Capodichino e della possibile alternativa di Grazzanise finisce sul tavolo del Parlamento europeo. Il gruppo dei Verdi sta infatti preparando un’interrogazione sulla vicenda, anche su sollecitazione del comitato “No fly zone”, che si oppone al sorvolo delle zone abitate. Lo stesso comitato presenterà le sue osservazioni al tribunale civile di Napoli in seguito al ricorso presentato da 4 cittadini che chiedono i danni per i sorvoli degli aerei in transito da Capodichino sulle loro abitazioni. I ricorrenti hanno chiesto al giudice un provvedimento d’urgenza contro i voli e il comitato No Fly Zone si è unito alla vertenza con Stefania Cappiello e Antonio Di Gennaro. Nell’udienza del 22 dicembre scorso l’Unione industriali di Napoli e la Regione si sono unite alla Gesac, la società che gestisce l’aeroporto di Capodichino (altre parti in causa sono inoltre ministero delle Infrastrutture, Enav ed Enac), in quanto limitare i voli avrebbe ripercussioni sul tessuto industriale. Inoltre, Confindustria Napoli e Regione contestano la competenza del giudice civile: la controversia sarebbe appannaggio del tribunale amministrativo.

Poco prima di Natale, il consiglio regionale ha inoltre approvato lo stanziamento di 100mila euro a favore dell’Agenzia campana mobilità, infrastrutture e reti (Acamir) per stilare uno studio di fattibilità sull’ipotesi di attivare lo scalo aeroportuale di Grazzanise per attività cargo. Ad ogni modo, ha fatto notare il comitato civico, esiste già un documento che sarebbe utilizzabile ancora oggi: nel 2003 la Regione ha commissionato uno studio sul sistema aeroportuale campano, dove si parlava anche dello scalo cargo a Grazzanise.
Anche lo studio del 2010 commissionato a Nomisma dall’Enac e dal ministero dei Trasporti considerava concreta l’ipotesi di scalo aGrazzanise ed evidenziava la saturazione di Capodichino.

Nomisma notava in particolare “la forte concentrazione del traffico campano sul solo aeroporto di Napoli”. Lo studio segnalava il progetto per il completamento della linea 1 della metropolitana per il tratto che collega la città con l’aeroporto di Capodichino e il Centro Direzionale, tuttora in corso di attuazione.

“La quota maggiore di crescita di traffico – si leggeva nello studio – è prevista per lo scalo di Napoli, per il quale è stimato un aumento di circa 5 milioni di passeggeri nei prossimi vent’anni”. Confrontando le previsioni di traffico previsto nel 2025, contenute nei Piani di Sviluppo di ciascun aeroporto o desunte da altri strumenti di programmazione delle società di gestione, con quelle dello studio, emergono alcune differenze di stima per gli aeroporti, che secondo i Psa raggiungeranno nel 2025 circa 22,5 milioni di passeggeri, contro i 18,8 milioni stimati dallo studio nello stesso periodo.

La differenza era dovuta al fatto che per l’aeroporto di Napoli era previsto a medio termine il trasferimento del traffico a Grazzanise, con traffico stimato in 12 milioni nel 2025, mentre le previsioni dello studio, che si riferiscono solo allo scalo di Napoli sono più caute. Il trasferimento non è mai stato realizzato e Capodichino è arrivato a saturazione.

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