Alitalia, primo vertice tra commissari, Ita e sindacati. Rush finale per la trattativa con l’Ue

Il nodo fondamentale per Ita è avviare subito l'attività commerciale a prescindere dalla data di avvio, per quale servono comunque due mesi tecnici per il decollo effettivo dei primi velivoli

Foto LaPresse - Matteo Corner

ROMA – Primo vertice a tre su Alitalia, con un obiettivo comune: far partire subito Ita. Mentre a Bruxelles si attende la nuovo proposta del governo per il vettore, va in scena in videoconferenza un incontro tra commissari straordinari, vertici di Italia Trasporto aereo e sindacati. Oltre due ore di confronto in un clima definito “positivo”, un ‘buon inizio’ per avviare un percorso “finalizzato al dialogo ed a individuare soluzioni sostenibili e condivise”. Filt, Fit, Uilt e Ugl Trasporto aereo chiedono di sbloccare l’investimento di 3 miliardi per la nuova Alitalia, garantendo “l’unicità del perimetro aziendale con all’interno le attività di volo, handling, manutenzione e tutelando i livelli occupazionali”.

Il vertice su Alitalia

Dal canto loro i tre commissari straordinari Giuseppe Leogrande, Daniele Santosuosso e Gabriele Fava e l’amministratore delegato di Ita Fabio Lazzerini hanno confermato la volontà di partire nel più breve tempo possibile con il nuovo progetto, per non perdere la stagione estiva. “Stiamo valutando ogni singola attività che serve per poter partire idealmente il 1 luglio”, ha spiegato ieri in audizione Lazzerini, “l’importante è però intercettare la domanda”. Il nodo fondamentale per Ita è avviare subito l’attività commerciale a prescindere dalla data di avvio, per quale servono comunque due mesi tecnici per il decollo effettivo dei primi velivoli.

Il piano industriale di Ita

“Il piano industriale di Ita prevede una compagnia non grande quanto Alitalia ma destinata a crescere. Ne stiamo discutendo da varie settimane con l’Unione Europea e siamo alle battute finali”, ha confermato il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini, preferendo però non esporsi sui nodi ancora sul tavolo con la Commissione Ue. La parola d’ordine è sempre “discontinuità”: non c’è ancora accordo sulla cessione del 50% degli slot di Linate, sulla messa all’asta del brand su loyalty e sugli asset (Bruxelles non vorrebbe concedere handling e manutenzione alla nascitura Ita).

Le richieste dei sindacati

Le indiscrezioni parlando di almeno 5mila esuberi, voci che preoccupano i quasi 20mila lavoratori (indotto compreso) che gravitano attorno ad Alitalia. Mentre il presidio di CUB, ACC, NAVAID e USB previsto per oggi presso la Palazzina Alitalia all’Aeroporto di Fiumicino è stato revocato, in piazza del Popolo a Roma si sono ritrovati pacificamente quasi 500 dipendenti per celebrare i 74 anni della compagnia. Molti in divisa, tanti palloncini e anche i nipoti del fondatore della compagnia di bandiera, uniti per ricordare il primo volo del 5 maggio 1947 sulla rotta Torino-Roma-Catania. Un compleanno sicuramente agrodolce e con tanta ansia per il futuro, con i sindacati che chiedono di accelerare e sperano in notizie positive dai prossimi incontri con l’azienda, programmati per il 20 e il 26 maggio prossimi.

(LaPresse/di Alessandro Banfo)

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