Antitrust, multa di 500mila euro a Dazn per pubblicità ingannevole

Al consumatore veniva prospettata la possibilità, registrandosi al sito, di fruire di un mese di prova gratuita

Foto LaPresse - Vince Paolo Gerace 02/08 /2018 - Milano (MI) Cronaca Presentazione Dazn Nella foto Diletta Leotta alla presentazione in Italia svoltasi a Garage Italia

MILANO – L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha applicato una sanzione di 500mila euro a Dazn per pubblicità e informazioni ingannevoli. In merito all’offerta del servizio streaming Dazn per la visione in diretta delle partite di serie A e serie B nella stagione 2018/19. Lo comunica l’Antitrust in una nota.

Pubblicità ingannevole, sanzioni a Dazn

La sanzione arriva a conclusione dell’istruttoria avviata lo scorso agosto nei confronti di Perform Investment Limited e Perform Media Services Srl. L’Autorità – si legge – ha rilevato che le due società, in violazione dell’articolo 21 del Codice del consumo, hanno utilizzato, nell’attività promozionale dell’offerta del servizio streaming Dazn per la visione in diretta delle partite serie A e serie B nella stagione 2018/19, messaggi pubblicitari. Attraverso cui veniva enfatizzata la possibilità di fruizione del servizio ‘quando vuoi, dove vuoi’. E senza fare alcun riferimento alle limitazioni tecniche che avrebbero potuto, invece, renderla complicata o addirittura impedirla. Come hanno dimostrato le difficoltà incontrate in concreto dai consumatori all’inizio della stagione.

La creazione dell’account era un contratto

L’Autorità ha, inoltre, accertato che le due società, sempre in violazione dell’articolo 21 del codice del consumo, hanno adottato, sul sito web di Dazn, una modalità ingannevole di adesione al servizio. Infatti, al consumatore veniva prospettata la possibilità, registrandosi al sito, di fruire di un mese di prova gratuito. Con la precisazione che la registrazione non avrebbe implicato la sottoscrizione di un contratto di abbonamento. In realtà, la creazione dell’account determinava, di fatto, la conclusione del contratto del servizio Dazn. Che, in assenza di disdetta, avrebbe comportato, dopo il primo mese, l’inizio dell’addebito sistematico dei costi mensili.

(LaPresse)

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