Pd, Zingaretti ‘eterno secondo’ sotto attacco. Lui: “Allargare il campo”

Diversa la partita sulle prossime Amministrative. Andranno al voto circa 4mila Comuni e poi c'è l'importante sfida del Piemonte

Foto Roberto Monaldo / LaPresse in foto Nicola Zingaretti

ROMA – Il no al ‘fuoco amico’ dura fino alla prima occasione buona per ‘colpire’, in perfetto stile dem. Il Pd perde la Basilicata (rossa dal ’95) e tra gli ex renziani parte l’attacco a Nicola Zingaretti per la ‘sindrome dell’eterno secondo’. È la minoranza della mozione Giachetti, di buon mattino, a fare sui social i conti che, con stato d’animo evidentemente diverso, fa nelle stesse ore Matteo Salvini.

Regionali, la sinistra arretra

“Friuli, Trento, Molise, Abruzzo, Sardegna e #Basilicata. Alla sesta volta credo che persino il grande Toto Cutugno abbia smesso di esultare per il 2 posto. Noi abbiamo intenzione di andare avanti parecchio?”, ironizza la vicepresidente dem Anna Ascani. Luciano Nobili ci fa giù duro e fa nomi e cognomi: “Il problema era il carattere di Matteo Renzi, ovvio. E finalmente oggi, senza di lui, tutti felici per il secondo posto in Basilicata: felici e perdenti”, scrive.

Nel quartier generale del segretario gli attacchi, quasi “attesi”, vengono subito notati. I numeri, però, permettono letture più “confortanti”. Le quattro liste civiche di ispirazione democratica a sostegno di Carlo Trerotola, all’interno delle quali si sono candidati esponenti del Pd e civici, portano a casa più del 23%, battendo “in maniera inequivocabile” il M5S e la Lega.

L’alternativa alla Lega di Salvini

Complessivamente il centrosinistra, viene fatto notare, relativamente alle politiche del 2018, “fa un balzo in avanti di 7 punti percentuali”. “La Basilicata conferma che l’alternativa a Salvini e al centrodestra siamo noi – commenta Zingaretti – Dobbiamo crescere, ma neanche questo era scontato”. Fermare la Lega resta l’imperativo, già dalle Europee. Ecco allora che domani, nella prima direzione convocata al Nazareno, il segretario chiederà il mandato per chiudere sulle alleanze, le liste e il simbolo (va depositato entro l’otto aprile al Viminale).

Europee, fallisce il progetto del listone unico

Il leader dem, fallito l’accordo con +Europa e Italia in Comune (almeno per le Europee), punta su una lista Pd aperta, ricca di personalità di esperienza e di giovani di qualità. Tra qualche giorno verranno presentati il simbolo (nel quale dovrebbero comparire le stelle dell’Ue sulla dicitura Siamo Europei) e il programma. Il richiamo all’unità sarà permanente nella sua relazione, anche se in periodo di compilazione lista nulla è scontato.

Zingaretti rilancia il Pd alle Amministrative

Diversa la partita sulle prossime Amministrative. Andranno al voto circa 4mila Comuni e poi c’è l’importante sfida del Piemonte. Vedere l’Italia che da rosso si tinge sempre più di blu non piace al leader dem, che ha subìto il sorpasso del centrodestra nel numero di Regioni governate. Ecco perché, pur di strappare alla destra a trazione leghista ogni piccolo centro, Zingaretti intende tessere le alleanze con tutti i riformisti in campo, da Speranza a Pizzarotti, da +Europa ai socialisti.

(LaPresse/di Nadia Pietrafitta)

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