Sanità in ginocchio nel Casertano, ad Aversa mancano 65 infermieri

L'ospedale Moscati al collasso

AVERSA – L’ospedale San Giuseppe Moscati è in ginocchio, ancora, nonostante gli appelli della politica, malgrado la criticità sia affrontata oltre un mese fa (e per settimane) sui tavoli di amministratori pubblici locali, regionali e nazionali. Molto rumore per nulla, verrebbe da dire. Ma una nuova grana è all’orizzonte: oggi la struttura rischia di non riuscire a resistere all’urto della nuova ondata Covid su cui gli esperti pongono l’attenzione da settimane e che, secondo le ultime proiezioni, dovrebbe raggiungere il suo picco a metà agosto, quando gli italiani avranno ormai invaso le località vacanziere. A proposito di vacanze, le ferie potrebbero dare un colpo importante alla macchina organizzativa del presidio ospedaliero della città normanna. Un meccanismo già in difficoltà che sembra destinato a rallentare.

E già perché le proiezioni, anche in questo caso, non sorridono: la carenza di personale spaventa gli stessi operatori sanitari. Ne mancano troppi e per toccare con mano la situazione ci accorrono in aiuto i numeri, i giudici che condannano l’ospedale: tra le corsie mancano 30 operatori socio-sanitari, 20 infermieri e 15 medici. Dati da capogiro sui quali pesano le assenze, in questo periodo, di 15 dipendenti risultati positivi al Covid. Uno scenario sul quale giocherà un ruolo sostanziale anche il piano estivo delle ferie, che a breve partirà a pieno regime e che, di conseguenza, ‘toglierà’ operatori sanitari al presidio. Servirebbe un piano specifico per affrontare e superare l’urgenza del presidio sanitario punto di riferimento numero 2, dopo il Cardarelli, dell’intera regione Campania. E le sigle sindacali non se ne stanno di certo ad assistere inermi a questa ennesima emergenza.

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