Bankitalia, senza pandemia 500 mila posti in più. Cresce il ricorso a Rdc

Mentre continua a salire il numero delle famiglie che ottengono il reddito o la pensione di cittadinanza, Bankitalia e Ministero del Lavoro calcolano gli effetti della seconda ondata della pandemia Covid sul mercato del lavoro

Foto Cecilia Fabiano/ LaPresse

ROMA – Mentre continua a salire il numero delle famiglie che ottengono il reddito o la pensione di cittadinanza, Bankitalia e Ministero del Lavoro calcolano gli effetti della seconda ondata della pandemia Covid sul mercato del lavoro.

Secondo un’indagine congiunta la nuova ondata di contagi nei mesi invernali ha rallentato la ripresa del mercato del lavoro, anche se a fine aprile si sono manifestati alcuni segnali di miglioramento. In particolare nei primi quattro mesi dell’anno sono stati creati 130.000 posti di lavoro mentre nello stesso periodo dell’anno scorso ne erano stati distrutti 230.000. I ritmi di crescita rimangono però ancora significativamente inferiori rispetto al periodo precedente la pandemia. Inoltre, Bankitalia stima che senza la pandemia a fine aprile vi sarebbero stati all’incirca 500.000 posti di lavoro in più rispetto a quelli osservati. Infine circa l’80 per cento dei posti di lavoro creati nel 2021 è nell’industria e nelle costruzioni mentre per le donne il saldo tra assunzioni e cessazioni è pressoché nullo.

Effetti anche sul fronte licenziamenti che rispetto al periodo precedente la pandemia si sono più che dimezzati, per effetto del blocco di quelli per motivi economici: sono diminuiti infatti di 240.000 unità nel 2020 e di 120.000 nei primi quattro mesi del 2021.

Cresce ancora invece ad aprile il numero delle famiglie che percepiscono Reddito o pensione di cittadinanza che sono state rispettivamente 1,1 milioni e 109mila, per un totale di 1,2 milioni di nuclei, pari a 2,8 milioni di persone coinvolte. Rispetto al mese di aprile 2020, si riscontra un 14% in più di nuclei interessati, mentre rispetto al mese di marzo 2021 si rileva una variazione minima. Inoltre nel primo quadrimestre, sono 1,6 milioni i nuclei familiari che hanno percepito almeno una mensilità, pari a 3,5 milioni di beneficiari.

Entrando nel dettaglio si vede che la distribuzione per macro aree geografiche vede 1,9 milioni di persone coinvolte nelle regioni del Sud e Isole, 509mila nelle regioni del Nord e 372mila in quelle del Centro. La regione con il maggior numero di persone coinvolte è la Campania con 692mila individui, seguita dalla Sicilia con 556mila, dalla Puglia con 265mila e dal Lazio con 240mila. I nuclei con minori sono 410mila, mentre i nuclei con disabili sono 208mila.

Complessivamente l’importo medio erogato a livello nazionale è di 557 euro, con una media di 586 euro per il Reddito e di 266 euro per la pensione.

(AWE/LaPresse)

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