Bari, scontri durante il corteo antirazzista ‘Mai con Salvini’: due feriti. Il pm valuta 30 nomi

Dito puntato contro Casapound, i militanti si difendono: "Siamo stati provocati"

BARI – Scontri durante la manifestazione antirazzista ‘Mai con Salvini’. Il corteo si è tenuto ieri sera nel quartiere Libertà. Almeno cinque le persone che hanno denunciato di essere state aggredite dai militanti di Casapound. La sede del partito di destra è situata proprio a pochi passi dal luogo dell’evento.

Mazze, tirapugni e cinghie per colpire chi stava rientrando a casa. I protagonisti, secondo le vittime, i ‘fascisti’. Il dito è stato infatti immediatamente puntato contro il gruppo di estrema destra: “Siamo stati provocati”, la difesa del gruppo. Adesso la Procura è al lavoro per identificare le persone che avrebbero partecipato attivamente al raid. Il pm, in base alle denunce, sta valutando i nomi di 30 militanti di Casapound.

Al corteo anche l’europarlamentare di Tsipras Forenza

Gli investigatori stanno acquisendo i filmati degli scontri. Al corteo era presente anche l’europarlamentare in quota Tsipras Eleonora Forenza. Dei due feriti uno è un suo assistente, Antonio Perillo. L’altro è Claudio Riccio di ‘Sinistra italiana’, candidato alle scorse elezioni nazionali. Entrambi sono stati dimessi questa mattina. Stando ad una prima ricostruzione e dal racconto dei denuncianti, un gruppo di manifestanti si sarebbe allontanato dal cuore dell’evento per tornare a casa. Durante il tragitto sarebbe stato aggredito da una ventina di persone che, a loro dire, arrivava dalla sede di Casapound in via Eritrea (presidiata dal pomeriggio).

L’aggressione scatenata da una provocazione

A scatenare gli scontri sarebbe stata una provocazione: frasi ingiuriose rivolte verso i militanti che hanno reagito: “Avevano il chiaro intento di assaltare la sede ed i suoi militanti”, fanno sapere dalla pagina social di Casapound Bari.

Visioni e opinioni contrastanti, ovviamente, ma a stabilire le eventuali responsabilità saranno gli investigatori che, breve, invieranno alla Procura un’informativa. Almeno otto dei trenta militanti individuati avrebbero partecipato attivamente all’aggressione.

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