Bergamo: morto anche Matteo, travolto con l’amico da un’auto dopo la discoteca

A scatenare il gesto folle del 33enne, che è stato arrestato per omicidio volontario, sarebbe stata una crisi di gelosia

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MILANO – Non ce l’ha fatta Matteo Ferrari, il 18enne che è stato investito sabato notte mentre con l’amico 21enne Luca Carissimi stava tornando a casa in Vespa dopo una serata in discoteca. Dopo 30 ore di agonia, il ragazzo si è spento all’ospedale Giovanni XXII e i genitori hanno dato il loro consenso all’espianto degli organi. Luca, invece, era morto subito dopo l’incidente.

I due amici hanno perso la vita

Amici da sempre, Matteo e Luca abitavano entrambi nel quartiere di Borgo Palazzo a Bergamo. Avevano trascorso la serata nella discoteca Setai di Orio al Serio e all’interno del locale avevano litigato con il 33enne Matteo Scarpin di Curno. Per vendicarsi di loro, da quanto è emerso dalle indagini, l’uomo intorno alle 4 di mattina li avrebbe speronati con la sua Mini Cooper grigia.

L’arresto del 33enne

A scatenare il gesto folle del 33enne, che è stato arrestato per omicidio volontario, sarebbe stata una crisi di gelosia. Luca avrebbe fatto degli apprezzamenti alla ragazza di Scarpin. Commenti pesanti che il 33enne proprio non aveva gradito. I due si sono insultati, spinti e presi a pugni già all’interno della discoteca, ma i buttafuori li avevano divisi. La lite è proseguita all’esterno, ma anche nel parcheggio del locale la sicurezza del locale era intervenuta.

La dinamica dell’incidente

Così, pochi minuti dopo la Vespa con a bordo i due ragazzi si è allontanata e il 33enne li ha inseguiti con la sua auto. Appena un chilometro dopo, l’incidente. Scarpin ha urtato con violenza il motorino e Luca e Matteo sono stati sbalzati sull’asfalto. A quel punto l’uomo li ha in parte schiacciati contro il guard rail. Per il 21enne che era alla guida della Vespa, non c’è stato nulla da fare. L’amico Matteo, invece, ha lottato tra al vita e la morte per poco più di un giorno prima di morire.

(LaPresse)

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