Brexit, pollice verso dei Comuni al ‘no deal’. Approvata la legge in attesa dei Lord

La prima Camera britannica impone al governo, con un maggioranza trasversale di appena un voto, una legge ad hoc promossa dalla deputata laborista Yvette Cooper

(Photo by MARK DUFFY / various sources / AFP)

LONDRA – Nuovi sviluppi sul caso Brexit. La Camera dei Comuni approva, seppur con un solo voto in più, la legge anti ‘no dial’ in attesa dell’assenso dei Lord. Una maggioranza trasversale vuole imporre alla May la richiesta alla Ue di una nuova proroga al divorzio. Ora tocca alla Camera dei Lord dare il definitivo assenso.

La proposta di legge anti ‘no deal’

A presentarla sono stati il deputato conservatore Oliver Letwine e la deputata laburista Yvette Cooper. Il testo è stato approvato contro le attese in un giorno solo, non senza polemiche. Ora la palla passa alla Camera dei Lord per l’approvazione finale, che potrebbe arrivare in poche ore.

La Gran Bretagna è giunta fino a questo punto perché il testo negoziato da May e da Bruxelles a fine novembre era stato bocciato tre volte dai deputati. Ma la premier Tory non esclude di ripresentarlo al Parlamento, se riterrà di avere sostegno sufficiente per l’approvazione.

Soluzione soft in stand by

Ancora nulla di definitivo: dall’incontro tra la May e l’oppositore Corbyn, dopo l’apertura al dialogo con il leader laburista su una soluzione più soft, sono stati “utili ma non conclusivi” e potranno proseguire oggi. “Abbiamo avuto discussioni esplorative costruttive su come rompere lo stallo”, è stato il commento ufficiale di un portavoce del Labour. Mentre anche Downing Street si è limitata a evocare un’atmosfera costruttiva”

La legge sul nuovo rinvio inoltre, se sarà approvata da Londra, dovrà poi ricevere l’ok dei leader dell’Unione europea e un vertice europeo straordinario è previsto il 10 aprile.

Brexit, sì alla richiesta di rinvio della May

L’iniziativa però non piace al governo, che ha espresso “delusione”, tramite un portavoce: “La premier ha già definito un processo chiaro con cui possiamo lasciare l’Ue con un accordo, siamo già impegnati a chiedere un nuovo rinvio”, criticando il carattere vincolante della proposta.

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