Brucellosi, l’Ue: vaccinazioni limitate

NAPOLI – L’Europa dà l’ok al piano vaccinale contro brucellosi e tubercolosi, ma la contrarietà degli allevatori resta. Ieri l’assessore all’Agricoltura della Regione Nicola Caputo ha annunciato il “via libera da Bruxelles per il Piano di vaccinazione della Regione Campania, nell’ambito del Programma obbligatorio di eradicazione delle malattie infettive delle specie bovina e bufalina in Campania”. Caputo ha dato l’annuncio commentando la decisione della Commissione europea che ha dato l’ok al Piano vaccinale regionale.
“L’autorizzazione Ue, richiesta dalla Regione Campania per l’utilizzo del vaccino RB51 nelle modalità di somministrazione previste dal Piano, è la conferma ulteriore dell’importante lavoro svolto in questi mesi, in sinergia con gli stakeholder, con l’unico obiettivo di eradicare la malattia in regione Campania e tutelare la salute dei cittadini”. In pratica, la vaccinazione viene prevista, ma solo per i capi tra i sei ed i nove mesi di età, ignorando le richieste degli allevatori di adottarla in misura maggiore.
“La Commissione europea – continua l’assessore Caputo – ci ha comunicato il disco verde, ritenendo la vaccinazione uno strumento adeguato a fronteggiare l’emergenza e approvando l’inserimento nel Piano di eradicazione”.
La Commissione – come si legge nella missiva – ha preso atto delle modifiche al Programma di eradicazione già approvato, ritenendole ammissibili. “Con questo provvedimento, dunque, le modifiche diventano parte del Programma italiano approvato, che ora include la vaccinazione. I punti centrali del nostro intervento rimangono le vaccinazioni, l’autocontrollo trasparente e la tempistica diagnostica”.
Da parte sua, l’europarlamentare dei Verdi Europei Piernicola Pedicini ha dichiarato: “Prendo atto delle parole dell’assessore Caputo ma mi sfugge il perché tra i tanti modi possibili per condurre la lotta alla brucellosi o alla tbc bufalina, si sia scelto proprio quello che ha comportato l’annientamento di oltre 140mila capi, quasi tutti sani, e la chiusura di centinaia di aziende, come accaduto con esiti nefasti oggi sotto i riflettori di diverse Autorità”.
“Lo farò presente, insieme a tutte le informazioni in mio possesso, con buona pace di chi potrà continuare a specularci, a tutte le istituzioni europee che hanno competenza in materia”, conclude Pedicini.
Intanto, nella mattinata di lunedì, si è insediato il Comitato regionale per la trasparenza della filiera bufalina – costituito da 10 rappresentanti degli allevatori, organismi tecnici e Comando generale dei Carabinieri forestali della Campania – che si riunirà con incontri quindicinali. “Due notizie importanti, nella direzione tracciata dal presidente De Luca, per eradicare definitivamente la malattia in Campania. L’obiettivo del Comitato è rendere il Piano di eradicazione della brucellosi bufalina quanto più trasparente possibile e, soprattutto, migliorarlo e implementarlo con tutti i contributi che verranno condivisi anche con il Comitato tecnico. Procediamo in questa direzione – conclude l’assessore regionale Nicola Caputo – a partire dal prossimo 17 maggio, quando analizzeremo con l’Istituto zooprofilattico di Portici il quadro epidemiologico e, con i dirigenti del servizio sanitario veterinario regionale, le questioni attinenti al ripopolamento”.

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