Busta con proiettile indirizzata a Matteo Salvini, ministro: “Non mi spaventano, vado avanti”

Foto Valerio Portelli / LaPresse in foto Matteo Salvini

ROMA – A pochi giorni dal voto per le elezioni Europee una busta con un proiettile calibro 9 indirizzata a Matteo Salvini è stata intercettata al centro di smistamento postale di Roma, in piazzale Ostiense ed è stata immediatamente sequestrata dagli artificieri della polizia di Stato.

Il pacco ha destato sospetto per l’assenza dell’annullo postale e di un mittente

Nessun messaggio né tantomeno sigle di rivendicazione ma il segnale è senza dubbio allarmante. “Se pensano di spaventarmi avete trovato il ministro, l’italiano, l’uomo e il padre sbagliato, tuona il ministro dell’Interno. “Io, con tutto i miei limiti, rappresento un popolo che vuole tornare a essere protagonista. Rispondo col sorriso e lavoro con ancora più forza, con l’aiuto del buon Dio”.

Il leader della Lega chiama poi gli elettori alla solidarietà nelle urne

“Confido in milioni di italiani perbene che si esprimeranno con il voto di domenica”, aggiunge ancora. Del resto, per quanto non possano essere pubblicati, i sondaggi ‘coperti’ parlano chiaro: la Lega sarà il primo partito in Italia e, probabilmente, anche fra i primi in Europa. Il passaggio dalle contestazioni di piazza e dagli striscioni ai proiettili fa scattare immediata la condanna bipartisan da parte di tutte le istituzioni.

“Esprimo vicinanza e solidarietà al Ministro dell’Interno Matteo Salvini e ferma condanna per il vile gesto intimidatorio di cui è stato fatto oggetto”, dice il presidente del Senato, Elisabetta Casellati. “Solidarietà da parte mia e di tutti i deputati al ministro dell’Interno per le minacce ricevute”, gli fa eco il presidente della Camera, Roberto Fico.

Un fatto di cronaca che riunisce tutto il centrodestra

“La mia solidarietà e quella di Fratelli d’Italia al Ministro dell’Interno Matteo Salvini per la grave minaccia subita. Un gesto vigliacco e criminale che spero venga condannato da tutte le forze politiche”, twitta Giorgia Meloni.

Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia, parla invece di “segnale gravissimo che rappresenta il culmine della preoccupante escalation di una campagna elettorale avvelenata dall’odio”.

Ma la condanna arriva netta anche da sinistra e pure da esponenti politici non propriamente allineati con la linea di Salvini come il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando: “Nessuna violenza, nessuna minaccia può far parte del confronto democratico”, scrive sui social network.
(Lapresse)

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