ROMA – “Il calcio è migliorato a un anno da Wembley. Ora la presa di coscienza e la volontà è quella di invertire la rotta. Oggi dobbiamo trovare soluzioni alternative. Non più legate alla parte finanziaria secca, ma legate alla patrimonializzazione”. Così Gabriele Gravina, presidente della Figc, al termine del Consiglio Federale in merito allo stato di salute del calcio italiano a un anno dal trionfo all’Europeo. “Oggi si fallisce per mancanza di liquidità, non per debito. Ma quei debiti dovranno essere onorati prima o poi. Se non poniamo in essere atteggiamenti diversi ci troveremo davanti un muro con una macchina che va ad altissima velocità e avremo un effetto di implosione generale”, ha aggiunto. “C’è poi la politica di valorizzazione di alcuni giovani. Stiamo scoprendo anche grazie alle 54 convocazioni di Roberto Mancini che abbiamo dei ragazzi molto interessanti in vista del futuro. Ci vuole pazienza, dobbiamo crederci e resistere ai tentativi di rifugiarsi nella campagna acquisti legata all’esterofilia che non aiuta”, ha spiegato.
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