Calcio: la Juve perde anche a Monza, Di Maria si fa espellere ed è crisi

Una Juventus impalpabile, che pare improvvisamente senza gioco e senza idee, esce sconfitta dallo U-Power Stadium di Monza.

Foto Claudio Grassi/LaPresse 18 Settembre 2022 - Monza, Italia - sport, calcio - Monza vs Juventus - Campionato italiano di calcio Serie A TIM 2022/2023 - U-Power Stadium. Nella foto: Angel Di Maria espulso September 18, 2022 Monza, Italy - sport, calcio - AC Monza vs Juventus FC - Italian Serie A TIM Football Championship 2022/2023 - U-Power Stadium. In the pic: Angel Di Maria sent off

MILANO – Una Juventus impalpabile, che pare improvvisamente senza gioco e senza idee, esce sconfitta dallo U-Power Stadium di Monza. L’1-0 firmato da Gytkjaer, uno che con i suoi gol lo scorso anno ha contribuito in maniera determinante alla promozione in A, regala ai brianzoli la prima, storica vittoria nella massima serie. E proprio contro la Juve, esordio vincente per il nuovo allenatore, Raffaele Palladino, che non poteva immaginare un inizio migliore. Dall’altra parte tutti i dubbi e l’amarezza di Massimiliano Allegri, oggi in tribuna per squalifica, che ha visto un match a senso unico, dominato per possesso palla e azioni da gol dal Monza, anche a causa dello scellerato fallo di reazione di Di Maria, costatogli l’espulsione al 40′. E se un campione del calibro dell’argentino lascia i suoi in dieci per oltre mezza partita, è segno che c’è davvero qualcosa che non va.

Le due squadre iniziano al piccolo trotto, al 11′ è il Monza a rendersi pericoloso con un colpo di testa di Izzo, alto sopra la traversa. Al 13′ si fa vedere Vlahovic che arriva al tiro su assist di Danilo, ma la palla finisce sul fondo. Al 18′ la Juve rischia grosso su un gran tiro al volo di Ciurria che però termina fuori. Il Monza prende campo e coraggio e per alcuni minuti tiene i bianconeri nella loro metà campo. I brianzoli arrivano con relativa facilità al limite dell’area ma poi sono spesso costretti a tentare il tiro da lontano perché la Juve si chiude bene in area. Tra i più attivi Ciurria, che però non inquadra la porta. La Juve prova a rendersi pericolosa nelle ripartenze ma non impensierisce la retroguardia del Monza. Il primo tempo è appannaggio dei brianzoli, che tengono in mano costantemente il pallino del gioco mentre i bianconeri stentano a trovare le contromisure per rendersi almeno pericolosi. Al 40′ la svolta nel match: Di Maria reagisce a un fallo di Izzo, colpendolo con una gomitata, ed è rosso diretto per l’argentino. Per la Juve si fa durissima. Le squadre vanno al riposo sullo 0-0, ma i bianconeri dovranno affrontare tutto il secondo tempo con l’uomo in meno.

Nella ripresa Landucci, in panchina per la Juve per la squalifica di Allegri, non effettua cambi. Al 52′ occasionissima per il Monza: Dany Mota arriva al tiro da pochi passi ma non inquadra la porta. Un minuto dopo è la Juve ad avere una buona chance con Miretti, che però viene contrastato bene dalla difesa brianzola. Entrambe le squadre iniziano la ripresa con un ritmo decisamente più alto rispetto alla prima frazione. Al 56′ è Gytkjaer, appena entrato, a sfiorare il gol di testa per il Monza. Al 64′ gran tiro di Carlos Augusto, forte ma centrale e Perin blocca a terra. La Juve fatica a uscire e i padroni di casa sfruttano bene l’uomo in più per arrivare con costanza sulla tre quarti bianconera. Al 66′ ancora Gytkjaer arriva al tiro ma Perin è ben piazzato e blocca. Al 72′ la Juve ha una buona opportunità con una punizione di Paredes che pennella un pallone sulla testa di Danilo, ma il tiro termina alto. Al 74′ i due migliori del Monza confezionano il vantaggio: cross di Ciurria sul quale si avventa in spaccata Gytkjaer, mettendola alle spalle di Perin. La Juve prova a giocare la carta Kean, che entra al 78′ al posto di Kostic, per affiancare Vlahovic in avanti e cercare il pari. Al 82′ proprio Kean arriva al tiro di testa da pochi metri ma Di Gregorio è attento e blocca. I bianconeri si riversano in avanti nei minuti finali ma i padroni di casa si difendono con ordine e conquistano i tre punti, accentuando una crisi ormai conclamata in casa Juve. Anche se prima del match l’ad, Maurizio Arrivabene, ha provato a blindare Allegri: “Ha un progetto di quattro anni, cambiare adesso la guida tecnica sarebbe follia”. Non aveva però visto ancora la prestazione inconsistente di oggi.

di Claudio Maddaloni

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