Caserta, data alle fiamme l’azienda dei Marzo

Il titolare dei Lavori Pubblici si è accorto del fumo e ha chiamato i carabinieri

CASERTA – Saranno i carabinieri di Caserta ad accertare quello che è veramente accaduto alla Edil Marzo, l’azienda di forniture edili di proprietà della famiglia Marzo. La ricostruzione di quanto accaduto poco dopo le 21.30 di giovedì sera è semplificata dalle telecamere di videosorveglianza che hanno ripreso tre ignoti intenti ad introdursi nel piazzale della ditta. Se non si trattasse dell’azienda dell’assessore ai Lavori Pubblici Massimiliano Marzo e del fratello ex consigliere Paolo, la vicenda passerebbe quasi inosservata. Il coinvolgimento ‘politico’ rende tutto più difficile da somatizzare. Partiamo dal principio. Ad accorgersi del fumo che usciva dal piazzale dell’impresa, che si trova lungo la nuova via Sossietta Scialla (la nuova strada del Policlinico) è stato lo stesso assessore ai Lavori Pubblici. Proprio lui si è immediatamente messo in contatto con i Carabinieri e poi chiamato i Vigili del Fuoco che pure sono intervenuti sul posto. A contrastare le fiamme, appiccate dai tre ignoti ripresi dalle telecamere, sono stati lo stesso assessore e gli operai da lui richiamati sul posto. Nulla di grave, fortunatamente, sia grazie all’immediata presa di coscienza di quello che stava accadendo sia, evidentemente, per l’agire impacciato dei tre uomini che si erano introdotti nel piazzale. I tre, dopo aver preso di mira un bancale in giacenza, lo hanno cosparso di liquido infiammabile e hanno appiccato l’incendio. I danni non sono molti, poco più di duemila euro di materiali andati in fumo ma certamente tanta paura, soprattutto che un gesto del genere possa capitare di nuovo. Chi sarà stato? Questa la domanda a cui cercheranno di rispondere gli investigatori. Certo le modalità con cui questo ‘attentato’ incendiario è stato condotto dai tre anonimi, non lascia certo pensare a dei professionisti della ‘distruzione’. I tre sono riusciti a farsi riprendere dalle telecamere senza porsi il problema di danneggiarle prima di mettere in atto il loro piano. La stessa combustione provocata al deposito di via Scialla, non ha le caratteristiche di un vero e proprio attentato, fatto che spinge gli stessi inquirenti a pensare di essere di fronte, più che ad un crimine ad un mero dispetto. Ma chi e perchè possa aver voluto colpire al cuore l’attività imprenditoriale dei fratelli Marzo, ancora, non è dato sapere. Le riprese registrate dalle telecamere sono già state consegnate alle forze dell’ordine. Ieri mattina, i militari si sono recati di buon’ora alla Edil Marzo per raccogliere le testimonianze e prendere visione di quello che era realmente successo in attesa di chiarire tutti i fatti.

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