“La piccola Chiara uccisa da una patologia cardiaca”, svolta nel processo al medico

Tribunale di Santa Maria Capua Vetere

SANTA MARIA CAPUA VETERE – La piccola Chiara Mirto perse la vita una improvvisa e fulminante miocardite cardiaca. Lo ha dichiarato poche ore fa Luca Lepore, consulente del pubblico ministero Nicola Carmelengo, nel processo a carico del pediatra Eugenio De Felice, medico specialista che curò la piccola Chiara, la bambina di quattro anni di Macerata Campania morta nel marzo il 2 marzo 2015 presso il pronto soccorso pediatrico dell’ospedale civile di Caserta.
De Felice risponde di omicidio colposo per colpa professionale medica.

Stamane davanti al giudice del Tribunale sammaritano Discepolo, oltre al medico legale che effettuo l’autopsia, è stato ascoltato anche il luogotenente dei carabinieri il comandante della Stazione di Caserta Antonio Morrone che sequestrò la ricetta medica presso la farmacia dove venne acquistato l’antibiotico prescritto dal pediatra. Secondo l’accusa il medico non visitò accuratamente la piccola Chiara, incorrendo in un errore diagnostico dovuto ad imprudenza e superficialità. Presente in aula anche l’avvocato Raffaele Crisileo che rappresenta la famiglia. L’udienza è stata poi aggiornata al 3 ottobre prossimo per sentire i nonni che accompagnarono la bambina dal pediatra.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome