Chiusure domenicali, Sala: una follia, non rompeteci le palle

Scontro fra il sindaco di Milano Sala e il Governo sulle chiusure domenicali dei negozi. Il primo cittadino parla di "follia" e chiede di "non rompere le palle a Milano". Gli replicano Di Maio e Salvini, con accuse di "fighetto" e "radical chic"

Foto LaPresse - Vince Paolo Gerace in foto Beppe Sala

MILANO – Le chiusure domenicali di negozi e centri commerciali? “La trovo una follia. E poi perché chi gestisce negozi e ad esempio non i giornalisti? Qual è il senso? Se la vogliono fare in provincia di Avellino la facciano, ma a Milano è contro il senso comune. Pensassero alle grandi questioni politiche, non a rompere le palle a noi che abbiamo un modello che funziona e 9 milioni di turisti”. Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala.

Di Maio: è un sindaco fighetto. La controreplica: vai a lavorare

A replicargli è il il vicepremier Luigi Di Maio, qualche ora dopo: “Per il sindaco di Milano Sala i diritti delle persone sono una rottura di palle. Nessuno vuole chiudere nulla a Milano nè da nessun altra parte”. E conclude definendo il primo cittadino “un sindaco fighetto del Pd”. Controreplica di Sala che, sempre sui social, ha scritto: “Quando il ministro Di Maio avrà lavorato nella sua vita il 10% di quanto ho fatto io, sarà più titolato a definirmi fighetto”.

Salvini: Sala pensi alla legalità

Attacchi a Sala anche dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini. “Da milanese mi sembra quantomeno irrispettoso, da milanese e da ministro sto facendo il possibile e l’impossibile per portare più forze dell’ordine a Milano e recuperare aree di legalità alla tranquillità dei cittadini. E, se fossi il sindaco, più che di occuparmi del governo, di Avellino, mi occuperei di alcune zone della mia città assolutamente fuori controllo”. Salvini ha aggiunto che “da milanese porto più rispetto ad Avellino rispetto a questo radical-chic da salotto buono milanese e poi ci sono delle proposte di legge su cui stiamo discutendo”.

“I lavoratori non possono crepare 365 giorni al’anno”

“Ieri ho incontrato rappresentanti del commercio, dell’artigianato e della grandi distribuzione, quindi bisogna equilibrare l’interesse dei consumatori e l’interesse dei lavoratori che non possono crepare 365 giorni all’anno in catena di montaggio. Da un sindaco della mia città è di una delle capitali del mondo mi aspetto più rispetto”, ha aggiunto.

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