Cicloamatori vs Automobilisti: inizia la battaglia per il possesso delle strade

ROMA (Giusi Scialla) La primavera segna l’inizio della guerra tra ciclisti amatoriali e automobilisti per il possesso delle strade. Non tutte le città sono dotate di piste ciclabili e gli ‘amanti del pedale’ devono giocoforza utilizzare le strade urbane e non solo. Il numero degli sportivi cresce in maniera esponenziale nel fine settimana: le arterie di grande percorrenza sono prese d’assalto e gli automobilisti devono fare i conti con le esigenze degli allenamenti: i ciclisti sfrecciano uno dietro l’altro sul ciglio della strada, salvo poi fare gruppo ‘raggomitolandosi’, impedendo al conducente qualsiasi manovra e limitando la sua visuale. Tutto è lasciato al buonsenso di ciclisti e automobilisti, e al rispetto delle regole del codice della strada. E’ una lotta che si trascina senza esclusione di colpi, che costa vite umane. Secondo i dati resi noti lo scorso luglio dall’Istat, l’Istituto superiore di statistica, tra le vittime di sinistri stradali sono in aumento i ciclisti (275, +9,6%) e i ciclomotoristi (116, +10,5%), stabili invece gli automobilisti deceduti (1.470, +0,1%) mentre risultano in calo motociclisti (657, -15,0%) e pedoni (570, -5,3%). Nel 2016, sono aumentate le vittime tra i ciclisti con un +9,6% rispetto al 2015 e +3,8% rispetto al 2010.

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