Cinema, lieve ischemia per Catherine Deneuve: l’attrice ricoverata a Parigi

a notizia, inizialmente diffusa dal sito di 'Le Parisien', è stata poi confermata dalla famiglia in un comunicato redatto dall'agente Claire Bondel

Catherine Deneuve ((Photo by Behrouz MEHRI / AFP)

MILANO – Una “ischemia limitava e quindi reversibile”. Dopo una giornata intera di ipotesi, è questa la diagnosi del malore che nella notte fra martedì e mercoledì ha colpito Catherine Deneuve. L’attrice, 76 anni, è stata ricoverata in ospedale a Parigi. La notizia, inizialmente diffusa dal sito di ‘Le Parisien’, è stata poi confermata dalla famiglia in un comunicato redatto dall’agente Claire Bondel. “Fortunatamente, non ha alcun deficit motorio e dovrà certamente prendersi un periodo di riposo”, spiega la nota.

L’attrice dallo scorso mese è impegnata sul set nelle riprese di ‘De son vivant’, dirfetta da Emmanuelle Bercot e affiancata da Benoît Magimel e Cécile de France. Ad inizio giornata i media francesi avevano parlato di stanchezza dovuta ad un eccessivo carico di lavoro. Ma è stata poi la famiglia stessa a voler mettere in chiaro le condizioni di salute della Deneuve. Serie ma reversibili, quindi, dopo un meritato periodo di riposo.

Catherine Deneuve, nata a Parigi il 22 ottobre 1943, è una delle icone del cinema francese. Forte il legame con l’Italia, dovuto alla relazione sentimentale con Marcello Mastroianni dalla quale ha avuto una figlia: Chiara. Ha anche un altro figlio, Christian, nato dal rapporto con il regista Roger Vadim. E’ stata sposata una sola volta, dal 1965 al 1972, con il fotografo britannico David Bailey.

L’attrice è stata più volte premiata per il suo lavoro. Ha vinto nel 1998 la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile alla 55esima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia per ‘Place Vendôme’, un Orso d’argento al Festival di Berlino, un David di Donatello e 2 Premi César a fronte di 13 candidature. Nel 1992 è stata candidata al premio Oscar come miglior attrice per il film Indocina.

(LaPresse)

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