Combattimenti nello Yemen, da giugno ad agosto triplicati i casi di colera. Save the Children: “Si rischia la catastrofe umanitaria”

I dati sono relativi a Hodeidah, l'area dello Yemen falcidiata dai combattimenti tra gli Houthi e le forze appoggiate dalla coalizione guidata da Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti.

Colera nello Yemen
Foto LaPresse

ADEN – In poco più di tre mesi, i casi di colera registrati a Hodeidah sono praticamente triplicati. A lanciare l’allarme è Save the Children che denuncia: “Si rischia la catastrofe umanitaria”. Ad essere colpiti centinaia tra i quasi 100mila bambini – stimati dall’organizzazione internazionale – malnutriti che ci sono nel distretto. E le cure mediche scarseggiano, così come le risorse idriche.

Colera nel distretto yemenita di Hodeidah, casi triplicati da giugno ad agosto

Secondo le stime di Save the Children, da giugno ad agosto si è passati da 497 a 1.342 casi di colera. I dati sono relativi a Hodeidah, l’area dello Yemen falcidiata dai combattimenti tra gli Houthi e le forze appoggiate dalla coalizione guidata da Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti. Dall’inizio dell’estate, metà della popolazione è stata costretta ad abbandonare le abitazioni, trovando riparo in altre comunità. L’altra faccia della medaglia vede case super affollate, con scarse condizioni igieniche che non fanno altro che aumentare il rischio di contrarre malattie.

Save the Children: “Sali reidratanti e antibiotici salverebbero la vita ai bambini, inaccettabili che muoiano per cause prevenibili”

“I bambini stanno vivendo sulla propria pelle esperienze che nessun bambino al mondo dovrebbe sopportare – ha dichiarato il direttore di Save the Children in Yemen, Tamer KirolosSono costretti ogni giorno a fare i conti con i combattimenti e con le bombe, con le malattie e con la fame estrema. È inaccettabile che questi bambini perdano la vita per cause prevenibili”. Kirolos ha sottolineato come sarebbe molto facile curare il colera “se ai bambini venissero forniti i sali reidratanti e gli antibiotici di cui hanno bisogno e se gli ospedali e le cliniche fossero adeguatamente attrezzati. Ma quasi quattro anni di conflitto hanno portato a un collasso quasi totale del sistema sanitario nel Paese. Le parti in conflitto hanno ripetutamente attaccato le strutture mediche, rendendo alcune di esse inutilizzabili o inaccessibili”.

Il sistema idrico al collasso, la mancanza di acqua alla base del diffondersi delle malattie

Il problema principale riguarda le condizioni del sistema idrico. “Non ci sono fonti di acqua esterne in Yemen e pertanto la stragrande maggioranza delle comunità dipende interamente da pozzi e autocisterne per soddisfare le loro necessità quotidiane. Anche nelle città i sistemi idrici sono in uno stato di abbandono o sono danneggiati dai combattimenti. La disponibilità limitata spesso porta a pratiche igieniche inadeguate, aumentando il rischio di ulteriori epidemie di colera”, ha concluso Kirolos.

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