Colombia, tre investigatori sequestrati e uccisi dai guerriglieri

Le prime indagini indicano come responsabile il Fronte Oliver Sinisterra, comandato da Guacho, responsabile del rapimento e dell'omicidio della squadra giornalistica del quotidiano El Comercio in Ecuador.

EFE/Leonardo Munoz

BOGOTA’ – La criminalità che avanza guadagnando campo sulla legalità. E sullo Stato, suo acerrimo nemico di battaglie destinate a non finire mai. Tre investigatori del Cti della Procura generale sono stati sequestrati e uccisi. Erano a bordo di un mezzo sull’asse viario che collega le città di Pasto e Temaco quando sono stati raggiunti da un gruppo di guerriglieri che ha dato vita alla mattanza. La polizia locale pensa che la firma sul raid sia degli ‘scissionisti’ delle Farc, le Forze Armate Repubblicane della Colombia.

I sospetti ricadono sul Fronte Oliver Sinisterra

E’ stata un’azione fulminea, lontana da occhi e orecchie indiscreti, al confine con l’Ecuador. Il veicolo è stato speronato e poi bloccato. Due dei tre corpi sono stati inceneriti vicino al veicolo in cui sono stati scovati. Le prime indagini indicano come responsabile il Fronte di Oliver Sinisterra, comandato da Guacho, un ex capo di livello medio dei guerriglieri delle Farc, che disegnò un suo drappello di uomini all’indomani della politicizzazione delle forze armate.

L’avanzata di Guacho

Le forze dell’ordine lo indicano come referente in Colombia del cartello messicano di Sinaola, che è una delle organizzazioni criminali più potenti e temute dell’America del sud. Il quartier generale del Fronte Sinisterra è proprio il dipartimento di Nariño, dov’è avvenuta l’esecuzione. Lo stesso Guacho è ritenuto responsabile del rapimento e della successiva uccisione dell’équipe del quotidiano ‘El Comercio de Ecuador’.

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