Come restare informati a quattro giorni dall’avvio della fatturazione elettronica

Foto Vincenzo Livieri - LaPresse

MILANO – Cosa cambia per i cittadini senza partita Iva? È possibile inviare una fattura direttamente all’indirizzo Pec fornito dal cliente? Chi è esonerato dall’emissione della fattura elettronica? Sono alcune delle domande più frequentemente rivolte all’Agenzia delle Entrate da parte di operatori e cittadini, in seguito all’entrata in vigore dell’obbligo di fatturazione elettronica col nuovo anno.

A pochi giorni dall’avvio sono già oltre due milioni le fatture elettroniche transitate tramite il Sistema di interscambio“, sottolinea l’Agenzia delle Entrate.

In caso di dubbi, tutte le risposte aggiornate ai quesiti più comuni in tema di e-fattura sono raccolte all’interno di un’apposita sezione dell’area tematica sulla fatturazione elettronica del sito dell’Agenzia.

Sono inoltre a disposizione dei contribuenti la guida “La fattura elettronica e i servizi gratuiti” e i video tutorial sul canale Youtube dell’Agenzia, mentre è in onda sulle reti del servizio pubblico lo spot istituzionale.

“Per il cittadino – sottolinea la Agenzia delle Entrate – nulla cambia con l’entrata in vigore della fatturazione elettronica

L’operatore Iva, quando gli viene richiesta la fattura, è obbligato ad emettere la fattura elettronica anche nei rapporti con i privati consumatori finali (B2C), ma questi ultimi non hanno quindi bisogno di dotarsi di una Pec.

Nulla cambia anche per i contribuenti che rientrano nel regime forfettario o nel regime di vantaggio, per i “piccoli produttori agricoli” e per le associazioni sportive dilettantistiche, che sono esonerati per legge dall’emissione delle fatture.

Rimangono fuori, per il 2019, le fatture per le quali è obbligatorio l’invio dei dati al sistema Tessera sanitaria

Ma cos’è la fattura elettronica? La fattura elettronica – spiega la Agenzia delle Entrate – si differenzia da una fattura cartacea perché va necessariamente redatta utilizzando un pc, un tablet o uno smartphone e deve essere trasmessa elettronicamente al cliente tramite il Sistema di interscambio (Sdi).

Una sorta di “postino”

Il Sdi verifica se la fattura contiene i dati obbligatori ai fini fiscali e l’indirizzo telematico (un codice destinatario o un indirizzo Pec) al quale il cliente desidera che venga recapitata la fattura e controlla che la partita Iva del fornitore e la partita Iva o il codice fiscale del cliente siano esistenti.

In caso di esito positivo, il Sistema di interscambio consegna la fattura al destinatario Qr-Code e servizi dell’Agenzia

Per agevolare la predisposizione e l’invio delle fatture elettroniche tramite Sdi, l’Agenzia rende disponibile ai contribuenti titolari di partita Iva il servizio di generazione del Qr Code: un codice a barre bidimensionale da mostrare al fornitore tramite smartphone, tablet o su carta.

Grazie al codice Qr, il fornitore, al momento della predisposizione della fattura, può acquisire in automatico i dati del cliente in modo veloce e senza il rischio di commettere errori.

Creare il proprio Qr Code è semplice

Basta accedere al portale “Fatture e corrispettivi” o collegarsi al proprio cassetto fiscale. Fra i servizi di cui si è arricchita recentemente la piattaforma “Fatture e corrispettivi”, spicca la nuova funzione di verifica anagrafica massiva di codici fiscali o partite Iva.

Altro strumento di grande utilità per gli operatori e anche per i loro intermediari è quello che permette il download massivo dei file delle fatture elettroniche emesse, ricevute o messe a disposizione. (AWE/LaPresse)

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