Coni, M5s: “Con nostra riforma più trasparenza e meritocrazia nello sport”

"La Riforma dello sport che questo governo ha messo a punto rappresenta una svolta all'insegna della trasparenza, della meritocrazia e dello sport sano e popolare".

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse

ROMA – “La Riforma dello sport che questo governo ha messo a punto rappresenta una svolta all’insegna della trasparenza, della meritocrazia e dello sport sano e popolare”. Lo affermano in una nota i deputati del MoVimento 5 Stelle Felice Mariani, Nicola Provenza e Manuel Tuzi, a margine della della conferenza di presentazione della riforma dello sport e della nascita del nuovo ente Sport e Salute.”Come ha detto il sottosegretario Simone Valente, questa riforma, fortemente voluta dal MoVimento 5 Stelle, rappresenta un nuovo modello e una visione a lungo termine. ‘Sport e Salute’ diventerà il primo interlocutore per tutti gli enti e le federazioni sportive, piccole, medie o grandi che siano. D’ora in poi sportivi e federazioni potranno contare sul sostegno del ‘sistema sport’, così come non è mai stato fatto prima”.

Le funzioni

“I fondi saranno assegnati con trasparenza e criteri meritocratici, puntando sullo sport di base e su chi svolge al contempo la pratica sportiva e al contempo un luogo di educazione e inclusione sociale”.
Il Coni continuerà ad esercitare in piena autonomia le funzioni che gli sono assegnate. Mentre lo Stato individuerà le linee guida e gli obiettivi a lungo termine delle politiche perseguite da Sport e Salute. Come ha spiegato il ministro della Salute Giulia Grillo, ad esempio, si potrebbero risparmiare ben 2,3 miliardi di euro sul servizio sanitario nazionale. Questo semplicemente promuovendo l’attività sportiva che riduce rischi per la salute di adulti e bambini. Un dato significativo che conferma che la direzione presa dal governo è sacrosanta”, proseguono i deputati.“Siamo convinti che in questo nuovo scenario ognuno farà la propria parte. Ciò nel rispetto dei propri ruoli e con grande collaborazione”, concludono Mariani, Tuzi e Provenza.

LaPresse

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