Sea Watch, esposto contro Salvini: “Diritti umani negati”

Tra i firmatari compare anche l'europarlamentare Eleonora Forenza

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse in foto Matteo Salvini

CATANIA – Matteo Salvini è messo sempre più alle strette. I legali della nave Sea Watch, il cui sbarco è appena terminato, hanno depositato un esposto contro il ministro dell’Interno presso la Procura di Siracusa. Gli avvocati, insieme a cittadini ed attivisti della campagna ‘LasciateCIEntrare’, ritengono che Salvini “continua a rinnegare i diritti umani, i trattati internazionali, i diritti costituzionali e le prerogative di parlamentari ed europarlamentari“. Tra le firme raccolte, compare anche quella dell’europarlamentare Eleonora Forenza.

Sea Watch, nuovo attacco contro Salvini

Il principio intorno a cui ruota l’esposto presentato contro il vicepremier della Lega è quello del rispetto della normativa in materia di soccorso in mare e rispetto dei diritti della persona. I migranti, si legge nel testo, “si sono trovati di fatto in una condizione di privazione della libertà personale, non avendo potuto lasciare l’imbarcazione“.
Nell’esposto si fa presente, infatti, che “le convenzioni Solas del 1974, Sar del 1979 e Unclos del 1982 costruiscono un quadro di disposizioni“. Queste obbligano anche lo Stato italiano “ad assicurare che i naufraghi siano al più presto soccorsi e sbarcati in un luogo sicuro“.

I firmatari del documento sostengono dunque che “alla motonave Sea Watch 3 avrebbe dunque dovuto essere consentito l’attracco“. Anche perché “eventuali procedimenti di trasferimento dei soggetti soccorsi verso altri luoghi, ovvero verso altri Paesi, ben possono essere attuati dopo lo sbarco“.

Lo sbarco dei 47 migranti

Le 47 persone a bordo della Sea Watch hanno finalmente messo piede sulla terraferma. Lo sbarco dei migranti, soccorsi in mare il 19 gennaio, è avvenuto tra i festeggiamenti dell’equipe di bordo e di tutto il gruppo di naufraghi, da giorni “ostaggio” dei nodi della politica italiana. La nave ha attraccato nel molo di Levante, nel porto di Catania. Dopo un piccolo guasto all’ancora, la Sea Watch ha fatto rotta verso la città dell’Etna verso le 5 e 30 di questa mattina. E’ partita da Siracusa, dove da cinque giorni attendeva indicazioni sullo sbarco.

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