Consob: “Nel 2020 le società quotate più attente all’ Esg. La trasparenza è must”

"Nel 2020 sono state in totale 151 le società quotate sull'Mta che hanno presentato una dichiarazione non finanziaria (Dnf), incluse tre imprese che l'hanno presentata in forma volontaria"

Foto LaPresse - Mourad Balti Touati

MILANO – “La trasparenza conviene al mercato e agli investitori, ma deve essere utile e utilizzabile, con informazioni standardizzate. L’Europa va nella giusta direzione. Trasparenza e semplicità deve esserci anche dal lato del legislatore e del regolatore”. E’ il monito di Carmine Di Noia, Commissario Consob, che ha presentato il terzo Rapporto Consob sulla rendicontazione non finanziaria delle società quotate italiane. Il report mette a fuoco una maggiore attenzione ai temi Esg, ovvero Environmental, Social and Governance, (responsabilità ambientale, sociale e di governance ndr), anche se individua aree di miglioramento.

Nel 2020 sono state in totale 151 le società quotate sull’Mta che hanno presentato una dichiarazione non finanziaria (Dnf), incluse tre imprese che l’hanno presentata in forma volontaria. Ognuna di queste ha inoltre effettuato un’analisi di materialità, sempre secondo il rapporto, sugli effetti della direttiva europea in relazione agli standard minimi da riportare in materia ambientale e sociale.

L’indagine ha lo scopo di accertare la consapevolezza, le percezioni di coinvolgimento e le aspettative degli organi di governo societario in relazione all’integrazione dei temi non finanziari nella strategia, modello di business, governance e cultura aziendale.

Lo studio Consob evidenzia che, a fronte di segnali di una maggiore consapevolezza da parte dei cda del loro ruolo e del loro coinvolgimento, restano aree di miglioramento. Tra queste proprio la valutazione delle opportunità e dei benefici dell’integrazione dei temi Esg nella più ampia strategia aziendale e il coinvolgimento degli stakeholders. I board sono stati coinvolti direttamente nell’analisi di materialità in 39 casi, un dato in netta crescita rispetto ai 21 casi del 2019.

Il processo di identificazione dei temi rilevanti ha visto il coinvolgimento delle strutture o degli organi interni in 114 casi e in 74 casi, in particolare, è stato coinvolto il top management. Come nelle rilevazioni precedenti, il coinvolgimento degli stakeholders esterni continua a registrare una frequenza inferiore anche se in crescita (83 casi a fronte dei 44 del 2018). Sono, rispettivamente, 98 e 79 le società che segnalano le modalità con cui hanno coinvolto nell’analisi di materialità strutture o vertici interni e stakeholders esterni.

Nel 2020 tra le 50 società che hanno redatto la Dnf e hanno rinnovato il board, 28 hanno pubblicato linee guida per la nomina del nuovo consiglio di amministrazione, menzionando i temi non finanziari in 19 casi (38% del totale delle società che hanno rinnovato il board, a fronte del 28% nel 2019).

Nell’autovalutazione del consiglio – sottolinea il rapporto Consob – i fattori Esg sono citati in 37 casi (rispetto ai 21 del 2019), mentre sono 32 gli emittenti che li hanno inclusi nei programmi di induction erogati ai membri del consiglio (erano 28 nel 2019). Anche in termini di politiche di remunerazione i risultati del 2020 sono in miglioramento rispetto agli anni precedenti. Gli emittenti che integrano fattori non finanziari nei compensi degli amministratori delegati sono 63, rispetto al 2018 quando erano solo 33 le società che collegavano le remunerazioni degli amministratori delegati ai parametri Esg.

LaPresse

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