Coronavirus: 21 milioni di persone in difficoltà, la metà è senza reddito

Secondo uno studio dell’Università della Tuscia,21 mln di persone durante questa emergenza stanno vivono con 500 euro lordi al mese “di cui più della metà con reddito quasi nullo. Inoltre più di 3 milioni non dichiarano reddito al fisco e che difficilmente ora possono guadagnare un minimo per il sostentamento”

©VINCENZO CORAGGIO / LAPRESSE

ROMA – La pandemia ha messo “21 mln di persone in difficoltà, di cui metà è senza reddito”. Lo dice uno studio dell’Università della Tuscia, che sottolinea come di questa 21 mln di persone stanno vivono attualmente con 500 euro lordi al mese “di cui più della metà con reddito quasi nullo. Inoltre più di 3 milioni non dichiarano reddito al fisco e che difficilmente ora possono guadagnare un minimo per il sostentamento. E oltre 18 milioni di persone con redditi inferiori a 15 mila euro, di cui 7,6 milioni con meno di 6 mila, cioè 500 euro lordi mensili”.

Il blocco

Lo stop alle attività “per 3,7 milioni di lavoratori ha causato il venir meno dell’unica fonte di reddito familiare”. E secondo la Fondazione studi dei consulenti del lavoro, vi son le coppie con figli (un milione 377.000, 37%) e i genitori ‘single’ (439.000, 12%) che stanno vivendo una situazione davvero preoccupante se si considera che ben il 47,7% degli occupati dipendenti dei settori interessati dal ‘lockdown’ guadagnava meno di 1.250 euro mensili, mentre “il 24,2% si trova addirittura sotto la soglia dei 1.000 euro”.

Decreto di aprile

Intanto il governo lavora al prossimo decreto in cui dovrebbero risultare “tutti i sostegni al reddito, dalla cassa integrazione ai congedi speciali, coperti fino a giugno. Introduzione del reddito di emergenza e conferma del bonus per gli autonomi che potrebbe salire anche oltre gli 800 euro”.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome