Lotta al Covid-19, al via la sperimentazioni su 5 vaccini italiani

Milano apre ufficialmente la seconda terapia intensiva nella tensostruttura del San Raffaele attrezzata con le più moderne tecnologie disponibili per far fronte alla pandemia

ROMA – Al via la sperimentazione di cinque vaccini italiani. La notizia è stata data dall’amministratore delegato dell’azienda biotech Takis, Luigi Aurisicchio. “I vaccini – ha spiegato – si basano su diverse regioni della proteina ‘Spike’, la principale arma con cui il virus aggancia le cellule respiratorie umane”. I test sono attesi per la metà del mese di maggio, mentre, se tutto andrà bene, saranno disponibili per l’uomo nel prossimo autunno.

Brusaferro: nuove indicazioni sul materiale anticontagio

In arrivo nuove indicazioni in merito all’utilizzo di visiere, camici, e guanti (il materiale per prevenire eventuali contagi per tutti gli operatori sanitari, quali dispositivi usare a seconda del livelli di rischio). Sono scritte nel “documento di aggiornamento sull’uso delle protezioni dell’Istituto Superiore di Sanità”, approvato dal Comitato tecnico scientifico e dal ministero della Salute. “L’obiettivo – ha chiarito il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro è garantire la protezione del personale sanitario che sta già pagando un prezzo altissimo, e proteggere anche al meglio i pazienti alla luce delle ultime evidenze scientifiche”.

Milano: al via la seconda terapia intensiva

E Milano apre ufficialmente la seconda terapia intensiva nella tensostruttura del San Raffaele attrezzata con le più moderne tecnologie disponibili per far fronte alla pandemia. Potrà ospitare in totale autonomia, così come la prima, i pazienti in gravi condizioni di salute per aver contratto il coronavirus. E sempre nella città meneghina parte lo stop alle autopsie “fino alla fine dell’emergenza sanitaria – spiega il procuratore di Milano Francesco Greco con una circolare interna – per ragioni di sicurezza e perché l’unica sede in cui potrebbero essere svolti gli esami nelle condizioni socio sanitarie attuali è l’ospedale Sacco, già oberato”. Nella stessa circolare il procuratore spiega anche che “la conservazione delle salme è difficile perché sono a rischio di saturazione le strutture. Salvo eccezioni, come casi di omicidi volontari, i pm dovranno disporre le restituzioni delle salme alle famiglie o all’autorità sanitaria”.

Luca Zaia: si vendano le mascherine

Il presidente della regione Veneto, Luca Zaia esorta affinché si vendano le mascherine anti-contagio: “Fino a 15 giorni fa – ha detto in governatore – c’era panico su mascherine, io ho provato a comprarle su Amazon e sono arrivate ieri. Faccio un appello ai centri di acquisto che sono i supermercati e le farmacie: compratele e mettetele in vendita. Fate in modo che cittadini le trovino. I prezzi vanno dai 55 centesimi delle mascherine cinesi a un euro di quelle fatte in Veneto. Con 10 mascherine in casa – ha concluso – ognuno ha la sua autonomia”. E aggiunge per quanto riguarda le misure restrittive: “Non c’è nessun problema a camminare entro i 200 metri dall’abitazione per sgranchirsi le gambe, non è uno stato di polizia, dico solo ai cittadini di stare attenti”. E sottolinea: “Scriveremo una lettera ai Prefetti, perché sono state multate persone che secondo la nostra avvocatura non rientrano nei casi, e che sono impugnabili”.

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