Coronavirus, mascherine sul web a oltre 5mila euro: 20 denunce, interviene l’Antitrust

Le operazioni contro lo sciacallaggio

Foto Roberto Monaldo / LaPresse

MILANO – Nuovo blitz della guardia di finanza contro i ‘furbetti delle mascherine’, che cercano di lucrare sull’emergenza coronavirus. Le fiamme gialle di Torino, coordinate dalla Procura, hanno denunciato 20 persone nell’ambito di una vasta operazione sul commercio online. Scoprendo mascherine filtranti vendute a oltre 5mila euro al pezzo. Rischiano fino a 2 anni di reclusione.

Denunce e perquisizioni

Numerose perquisizioni sono state effettuate in Liguria, Lombardia, Marche, Campania e Calabria. I baschi verdi torinesi, insieme ai loro colleghi nel resto della penisola, hanno sequestrato migliaia di mascherine, purificatori per ambiente, visiere, copri wc e altri articoli destinati alla protezione delle vie respiratorie. Con l’obiettivo di stroncare manovre speculative e fenomeni distorsivi del mercato. Nonostante le raccomandazioni diffuse dalle autorità, in molti continuano ad acquistare le mascherine chirurgiche monouso, tanto che diverse farmacie segnalano di aver esaurito le scorte. Si tratta di dispositivi in grado di proteggere da spruzzi o secrezioni biologiche, ma non da aerosol fini come quelli dei virus. Nonostante ciò, sono stati scoperti casi in cui non solo il prezzo era stato maggiorato a dismisura rispetto al valore corrente. Ma il prodotto veniva accompagnato dal richiamo a una protezione totale dal Covid-19.

L’impegno della Guardia di finanza

L’operazione della guardia di finanza torinese, a cui è giunto il ringraziamento del ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, arriva dopo che le fiamme gialle hanno effettuato nei giorni scorsi perquisizioni e acquisito documenti nelle sedi Amazon e eBay, su incarico della Procura di Milano, nell’ambito di un’inchiesta sulle presunte speculazioni nelle vendite online. Il Codacons aveva presentato a 104 Procure di tutta Italia, alla guardia di finanza e all’Antitrust un esposto per denunciare ricarichi sul web per le mascherine fino al 1700% e per i gel igienizzanti per le mani del 650%.

Interviene l’Antitrust

L’Autorità garante della concorrenza e del mercato, in seguito alle numerose segnalazioni su pubblicità ingannevoli e prezzi, ha trasmesso una richiesta di informazioni alle principali piattaforme di vendita. Le imprese dovranno comunicare entro tre giorni quali misure abbiano adottato. E contro queste pratiche si scaglia il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. “Gli sciacalli che speculano su mascherine e gel saranno puniti duramente”, dice senza giri di parole. Annunciando che nel decreto legge in preparazione verranno inserite misure per calmierare gli abusi sulla vendita.

(LaPresse/di Silvia Caprioglio)

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