Governo Cottarelli, niente numeri: anche LeU si sfila

Foto Vincenzo Livieri - LaPresse 28-05-2018 - Roma Politica Carlo Cottarelli lascia la Camera dei Deputati. Nella foto Carlo Cottarelli 28-05-2018 - Rome Politics Carlo Cottarelli leaves the Camera dei Deputati. In the picture Carlo Cottarelli

ROMA (Renato Casella) Un governo “balneare” con pochissimi mesi di vita per gli affari urgenti. Primo fra tutti, approvare il bilancio ed evitare l’aumento dell’Iva. Così, al momento, si profila l’esecutivo guidato dall’economista Carlo Cottarelli. I numeri per la fiducia, infatti, non ci sono e perfino LeU prende le distanze: basti pensare che alla Camera Lega e 5 Stelle “valgono” già 346 voti, ben più della metà. Non basterebbe neppure l’appoggio di Silvio Berlusconi, peraltro smentito dai gruppi parlamentari di Forza Italia. E’ vero che il Cavaliere ha bollato come “irresponsabili” i 5 Stelle per l’annuncio della procedura di impeachment contro il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ma ieri Anna Maria Bernini, capogruppo di Forza Italia al Senato, ha dichiarato sui social che “è inevitabile e urgente ridare la parola agli elettori. E’ evidente quindi che non voteremo un eventuale governo Cottarelli”.

Meloni (FdI): fiducia a Cottarelli? Manco morti

Ancora più esplicita sull’ipotesi di fiducia la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni: “Manco morti”“Non credo – ha aggiunto la Meloni – si debba spaccare l’alleanza con Salvini, parleremo nelle prossime ore, spero che avremo una posizione comune di tutto il centrodestra sulla fiducia a Cottarelli… mi aspetto che tutti votino contro, perché è uno schiaffo in faccia agli italiani”. Ovvia l’opposizione di Luigi Di Maio e di Matteo Salvini:  “Cottarelli? Chi è? Bisogna chiederlo a Mattarella” si chiede il leader leghista.

Martina (Pd): lo votiamo. Fassina (LeU): si torni alle urne

Da parte sua, Maurizio Martina, segretario reggente del Pd, ospite di Gerardo Greco su Rai Radio 1, ha dichiarato che “bisogna dare una mano al presidente Mattarella. Noi del Pd dobbiamo essere pronti ad ogni scenario e lavorare uniti ed aperti. Abbiamo tutte le condizioni per fare bene. Voteremo sì a Cottarelli”. Anche il Psi “voterà la fiducia a Cottarelli, per il bene del Paese” secondo il segretario socialista Riccardo Nencini.

A sinistra, Liberi e Uguali annuncia invece il suo no: per Stefano Fassina “è inevitabile il ritorno rapido alle urne dove dobbiamo far vivere una credibile alternativa al mortale bipolarismo europeismo liberista versus nazionalismo. In coerenza con tale prospettiva politica, la mia posizione è di votare no alla fiducia al Governo Cottarelli”.

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