Covid, Tajani: “Italiani non hanno la memoria corta”

"I risultati che ci sono stati sul fronte vaccinazioni con il governo Draghi e il piano messo in campo dal generale Figliuolo, soprattutto con il contributo di Forza Italia, sono sotto gli occhi di tutti".

Foto Andrea Panegrossi / LaPresse in foto Antonio Tajani

ROMA – “I risultati che ci sono stati sul fronte vaccinazioni con il governo Draghi e il piano messo in campo dal generale Figliuolo, soprattutto con il contributo di Forza Italia, sono sotto gli occhi di tutti. A febbraio 2021 l’attuale governo aveva ereditato una gestione dei vaccini molto disorganizzata. Le Primule di Arcuri si erano rivelate un flop, costi e tempi troppo lunghi. Per non parlare della scarsa credibilità di un governo che faticava a far rispettare le consegne delle dosi, da parte delle case farmaceutiche, al nostro Paese”. Lo scrive su Facebook Antonio Tajani, Coordinatore nazionale di Forza Italia. “In quel periodo, a livello logistico, regnava la più ampia disorganizzazione. La logica di Arcuri di mettere in competizione le Regioni aveva creato forti disparità. Sul piano delle figure che avrebbero dovuto vaccinare vi erano forti ritardi nelle assunzioni dovuti ad errori del bando e non si pensava ancora di allargare ad operatori sanitari quali medici di medicina generale, farmacisti e odontoiatri – prosegue Tajani – Con la discesa in campo di Figliuolo e dell’esercito siamo riusciti a far capire agli italiani quanto fosse realmente importante il vaccino, passando da meno di 80mila ad oltre 500mila vaccinazioni al giorno. Una programmazione ben studiata e messa in atto utilizzando anche farmacie, centri sportivi e centri congressi. Sentire ancora qualcuno difendere l’operato di Arcuri mi fa sorridere. Gli italiani, per fortuna, non hanno la memoria corta”.

LaPresse

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