Da Alitalia a Ilva, nel 2019 bisognerà affrontare la crisi di 138 aziende

Agenda piena fino al 20 gennaio con incontri per affrontare le crisi aziendali attualmente aperte al Ministero dello sviluppo economico con circa 210mila dipendenti coinvolti.

ROMA – Lo si apprende da fonti del Ministero: sono 138 i tavoli di crisi aziendali attualmente aperti al Ministero dello sviluppo economico, con circa 210mila dipendenti coinvolti.

Le vertenze

Tra le vertenze più note ci sono Alitalia e Ilva, ma le situazioni di difficoltà aziendale sono molte e coinvolgono diversi settori, dalla siderurgia (con i casi di Aferpi di Piombino all’Ast di Terni) all’agroalimentare (dal caffè Hag alla cioccolata Pernigotti), ai trasporti soprattutto del ferroviario (tra cui Bombardier e l’ex Firema), fino all’aggravarsi della situazione della Grande distribuzione organizzata (con IperD e diverse Coop).

Mise: agenda piena di impegni

Passa in eredità al nuovo anno anche la crisi dell’Alitalia, con gli occhi puntati su fine gennaio per capire il futuro del progetto messo in piedi da Fs.

Business angels

Un fondo di Venture Capital del ministero dello Sviluppo economico(inizialmente con un “portafoglio” di 90 milioni), un nuovo ruolo di regia affidato a Cassa depositi e prestiti, un incentivo fiscale per favorire le exit delle startup, la definizione normativa della categoria di “Business angels”. Sono alcune delle novità contenute nella Legge di bilancio 2019 per quanto riguarda l’ecosistema dell’innovazione. Nero su bianco nel maxi emendamento in approvazione in extremis prima del 31 dicembre da parte dei due rami del Parlamento, ecco le ricadute concrete dei ripetuti annunci del ministro dello Sviluppo e vicepremier Luigi Di Maio.

Gli obiettivi

Il progetto del governo, è muovere investimenti per 2 miliardi di euro dando nuova vita a un mercato dell’innovazione in crescita ma ancora troppo asfittico rispetto ai Paesi competitor europei e internazionali.  La novità principale è sicuramente l’istituzione del nuovo “Fondo di sostegno al Venture capital” con dotazione di 90 milioni di euro per il triennio 2019-2022 e di altri 20 milioni dal 2022 al 2025. Nel frattempo Invitalia Ventures, fondo statale con dotazione di 400 milioni, passa sotto l’ala di Cdp, la quale dovrebbe metterci del suo, aumentando il volume complessivo di investimenti. Dovrebbe venirsi a creare così un “fondo dei fondi” a guida statale che sosterrà i fondi privati, dando vita a un effetto moltiplicatore.

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