Dazi, Coldiretti: il crollo del vino statunitense in Cina spinge il Made in Italy

Foto LaPresse - Mourad Balti Touati

MILANO – La guerra commerciale combattuta dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump con la Cina a colpi di aumenti tariffari alle frontiere ha portato le vendite di vini Usa sul mercato cinese ad un crollo del 54% nel 2019 per effetto delle ritorsioni del gigante asiatico. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti dalla quale si evidenzia che ad avvantaggiarsene è anche il vino made in Italy che aumenta del 6,4% il valore delle esportazioni in Cina sulla base dei dati Istat.

Dopo essere stati tra i principali fornitori di vino della Cina, la presenza degli Stati Uniti nel settore è divenuta residuale con appena 1,6% del mercato dei vini di importazione nel Paese asiatico mentre l’Italia – sottolinea la Coldiretti – è cresciuta e detiene una quota del 6,6% che la colloca al quarto posto dopo Australia, Cile e Francia ma davanti alla Spagna, secondo elaborazioni su dati wine monitor nei primi cinque mesi del 2019.

Un mercato strategico per i viticoltori italiani

Si tratta di un mercato importante poichè per effetto di una crescita ininterrotta nei consumi la Cina – precisa la Coldiretti – è entrata nella lista dei cinque Paesi che consumano più vino nel mondo ma è in testa alla classifica se si considerano solo i rossi, conclude la Coldiretti. (AWE/LaPresse)

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