Elezioni, italiani divisi tra diritto al voto e alla salute: Green pass in seggi ospedalieri e Rsa

ROMA – Gli italiani divisi tra diritto al voto e quello alla salute per le oramai prossime elezioni amministrative. Oltre alle mascherine e il distanziamento sociale, la novità sarà rappresentata dal green pass che dovrà essere in dotazione da quanti verranno impegnati nei seggi ospedalieri e quelli allestiti nelle Rsa, onde “garantire adeguate condizioni di sicurezza nell’espletamento delle fasi di raccolta del voto degli elettori positivi al Covid-19 in trattamento ospedaliero o domiciliare e di tutti coloro che si trovano in condizione di quarantena o isolamento fiduciario”

Gli italiani al voto
Saranno 15 milioni gli italiani che andranno alle urne per la prossima tornata elettorale per eleggere i sindaci. Il ministro degli interni Luciana Lamorgese e quello della Salute Roberto Speranza lavorano al protocollo in difesa del diritto al voto e della salute. E’ ovvio che verranno rispettati gli elementi base per evitare i contagi del virus, come il divieto di assembramento davanti alle sezioni e alle cabine di voto.

Gli accorgimenti
Per l’allestimento dei seggi, infatti, verranno predisposti adeguati “percorsi dedicati e distinti di ingresso e di uscita, chiaramente identificati con opportuna segnaletica, in modo da prevenire il rischio di interferenza tra i flussi di entrata e quelli di uscita”. Ma non solo. Nei seggi saranno evitati assembramenti “prevedendo il contingentamento degli accessi nell’edificio ed eventualmente creando apposite aree di attesa all’esterno dell’edificio stesso. I locali destinati al seggio dovranno essere sufficientemente ampi per consentire il distanziamento non inferiore a un metro sia tra i componenti del seggio che tra questi ultimi e l’elettore”. La distanza tra un elettore e un altro sarà quella di due metri “al momento dell’identificazione dell’elettore, quando a quest’ultimo sarà chiesto di rimuovere la mascherina limitatamente al tempo occorrente per il suo riconoscimento”.

Il personale
Il personale addetto alla raccolta del voto al domicilio “dovrà essere formato e dotato di adeguati dispositivi di protezione individuale. Dovrà inoltre indossare camice/grembiule monouso, guanti, visiera con mascherina chirurgica oppure dispositivi di protezione facciale di tipo FFP2 o FFP3; per gli elettori in quarantena basteranno guanti e mascherina chirurgica”.

L’igiene
Durante le operazioni di voto gli ambienti verranno sistematicamente puliti mediante “disinfezione delle superfici di contatto, compresi tavoli, cabine elettorali e servizi igienici”. Per cui saranno disponibili “prodotti igienizzanti (dispenser di soluzione idroalcolica) da disporre negli spazi comuni all’entrata nell’edificio e in ogni seggio per permettere l’igiene frequente delle mani. Si rimette poi alla responsabilità di ciascun elettore il rispetto di alcune regole basilari di prevenzione: evitare di recarsi al seggio in caso febbre superiore a 37.5 gradi; non essere stati in quarantena o isolamento domiciliare o a contatto con persone positive negli ultimi 14 giorni”. Non sarà rilevata la temperatura all’ingresso, così come voluto dal Comitato tecnico scientifico. Obbligatorio sarà l’uso della mascherina chirurgica anche per quanto verranno impegnati nei seggi ‘normali’ così come per i votanti, che andrà sostituita ogni 4,6 ore”, mantenendo comunque “la distanza di almeno un metro dagli altri componenti e procedere ad una frequente e accurata igiene delle mani. L’uso dei guanti è consigliato solo per le operazioni di spoglio delle schede”.

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